Tra le numerose campagne di attacco che sfruttano l’emergenza coronavirus per colpire le ignare vittime giustamente desiderose di ottenere informazioni aggiornate sulla diffusione del Covid-19, ce n’è una particolarmente insidiosa che sta colpendo gli utenti Android mediante il mobile banking trojan Ginp.
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Come funziona il trojan Ginp
“Ginp si installa via link che arriva via whatsapp, sms e mail anche da mittenti presi dalla rubrica della vittima”, spiega Paolo dal Checco, noto informatico forense. “Il link porta a un’app da installare, che contiene il trojan”.
Dopo aver compromesso lo smartphone della vittima, il trojan Ginp entra subito in azione ricevendo dal server C2 controllato dai criminal hacker un comando che gli consente di avviare il Coronavirus finder, una finta applicazione Web che carica sul dispositivo una pagina in cui, in cambio di un piccolo contributo economico di 0,75 euro, promette di mostrare la posizione delle persone risultate positive al coronavirus e che si trovano nelle vicinanze.
Se la vittima accetta di visualizzare queste informazioni, viene reindirizzata ad una nuova pagina Web sulla quale può effettuare il pagamento. Una volta inseriti i dati della carta di credito, però, la vittima non riceve né l’addebito della somma di denaro richiesta né le informazioni relative alle persone “infette”.
Lo scopo dei criminali informatici è infatti esclusivamente quello di entrare in possesso delle credenziali della carta di credito dell’utente nel momento in cui vengono inserite per effettuare il pagamento.
I dati sulla diffusione di Ginp mostrano che i principali obiettivi del mobile banking trojan sono stati finora gli utenti spagnoli, ma i ricercatori avvertono che questa operazione potrebbe espandersi rapidamente oltre il territorio iberico.
I consigli per difendersi
Al momento, il modo migliore per rendere inefficace la campagna malevola condotta con il trojan Ginp è quello di rimanere a casa. Questa misura preventiva, raccomandata anche dall’OMS, assicura infatti il rispetto della distanza di sicurezza dalle persone portatrici di Covid-19.
È importante, inoltre, fidarsi esclusivamente dei dati e delle eventuali applicazioni ufficiali rilasciate dai governi dei Paesi colpiti dalla pandemia, gli unici ad avere le informazioni esatte sulla diffusione del coronavirus.
“I criminali informatici hanno cercato per mesi di approfittare della crisi generata dal coronavirus lanciando attacchi di phishing e creando malware a tema. Questa è la prima volta, però, che vediamo un trojan bancario tentare di capitalizzare sulla pandemia. È una situazione allarmante, soprattutto perché Ginp è un trojan molto efficace. Per questo motivo incoraggiamo gli utenti di Android a prestare molta attenzione e a guardare con scetticismo a pop-up, pagine web sconosciute e messaggi sul coronavirus”, ha affermato Alexander Eremin, Security Expert di Kaspersky.
Per ridurre i rischi legati al trojan Ginp o ad altri mobile banking trojan, gli esperti di Kaspersky suggeriscono queste semplici regole di sicurezza informatica:
- scaricare solo le applicazioni presenti sugli store ufficiali di Android;
- non cliccare su link sospetti e non rivelare mai informazioni sensibili, come le password o le credenziali della carta di credito;
- installare sul proprio smartphone o sul tablet una soluzione di sicurezza affidabile che protegga da una ampia gamma di minacce, tra cui proprio i mobile banking trojan.
È utile sottolineare, infine, che il trojan Ginp colpisce esclusivamente i telefoni cellulari con sistema operativo Android e non gli iPhone con iOS di Apple.