Con la trasformazione digitale delle aziende industriali vengono a mancare molte delle barriere tecnologiche e organizzative che, fino a poco tempo fa, proteggevano gli Industrial Control Systems (ICS) dagli attacchi degli hacker. È una conseguenza del fatto che la realizzazione del paradigma Industria 4.0 (o Manufacturing 4.0) implica una convergenza sempre più estesa fra i sistemi che governano i dispositivi, gli impianti e le infrastrutture critiche industriali, e quelli della cosiddetta IT tradizionale o convenzionale.
Uno dei più recenti esempi che può essere portato per dimostrare la criticità di questa situazione è l’attacco di cyber sabotaggio analizzato su questa testata che ha interessato l’italiana Saipem e che ha comportato il furto e la cancellazione di numerosi dati riservati e ha messo in ginocchio numerosi server per il controllo delle sue infrastrutture critiche.
Ecco quindi che, come spiegato nell’articolo EY Global Information Security Survey (GISS): ecco perché le aziende investono in IoT e nella sicurezza degli ambienti industriali connessi pubblicato da Internet4Things, gli investimenti specificamente dedicati alla protezione degli ambienti IoT aumenteranno del 38%.
Quali sono allora i punti di attenzione e i passi da compiere per garantire la sicurezza degli ambienti industriali? Lo spiega ZeroUno nell’articolo Industrial cybersecurity: un obbligo per fare Industria 4.0 dove, oltre a chiarire i concetti chiave dell’industrial cybersecurity, si illustrano quali sono le tipiche vulnerabilità dei sistemi informativi industriali, quali le principali minacce alle infrastrutture critiche per chiudere sull’importanza di certificazioni specifiche per la cybersecurity in ambito industriale.
A cura di Patrizia Fabbri, caporedattore di ZeroUno