Attenzioni ad account social, in particolare su Instagram, o a banner pubblicitari che mirano al nostro bonus vacanze. Con vari inganni, cercano di impossessarsi dei dati di attivazione del bonus da 500 euro, codice fiscale dell’utente, codice univoco o qrcode, per poi bruciarlo, rendendolo quindi inutilizzabile.
L’allarme è in un recente comunicato dell’Agenzia delle Entrate.
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La truffa che ruba il bonus vacanze da 500 euro
Sono due le strategie.
- Alcuni account social ci promettono di convertire in denaro il bonus (procedura che comunque non sarebbe lecita per le regole del bonus).
- Alcune pubblicità, su social o banner web, hanno offerte turistiche che sembrano molto convenienti, anche abilitate, al bonus, per attirare gli utenti.
In entrambi i casi i siti o gli account social spariscono dopo aver fatto incetta dei codici.
Come funziona la truffa
Si tratta di una truffa più sofisticata dell’apparenza, perché il bonus vacanza è attività tracciata dallo Stato.
Come spiega Pierluigi Paganini, gestore del master cybersecurity alla Luiss di Roma, “certo i criminali sfruttano la complicità di alcune strutture compiacenti. Che però di norma sarebbero subito scoperte, poiché allo Stato risulta chi di loro ottiene il rimborso del bonus vacanze di 500 euro”.
L’unica spiegazione quindi, secondo l’esperto e secondo logica, è che le strutture turistiche in questione sono parte integrante della truffa. Non solo complici ma create appositamente per poter poi sparire dopo aver ottenuto il rimborso dallo Stato.
L’Agenzia delle entrate, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e PagoPA SpA, hanno già avviato le verifiche opportune e invitano i cittadini alla massima cautela e a utilizzare l’agevolazione come espressamente previsto dalle norme.
Come evitare la truffa bonus vacanze
L’Agenzia ricorda che “il bonus e gli altri dati devono essere comunicati al fornitore del servizio turistico solo al momento dell’effettivo pagamento dell’importo dovuto per la vacanza. Infatti, il componente del nucleo familiare che intende fruire del bonus deve comunicare al fornitore il codice univoco (o esibire il QR-code), insieme con il proprio codice fiscale, che sarà riportato sulla fattura o documento commerciale emesso a fronte del pagamento. A questo punto, il fornitore verifica la validità del bonus inserendo il codice univoco, il codice fiscale del cliente e l’importo del corrispettivo dovuto nell’apposita procedura web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate e, in caso di esito positivo del riscontro, può confermare a sistema l’applicazione dello sconto. Da questo momento l’agevolazione si intende interamente utilizzata. L’Agenzia sottolinea che qualunque diverso utilizzo dei dati relativi al bonus vacanze non è consentito”.