LA GUIDA COMPLETA

Man-in-the-browser, il malware che spia le connessioni Internet: come proteggersi

A differenza del classico man-in-the-middle, in un attacco man-in-the-browser il malware viene inoculato nel browser e permette di intercettare, registrare e manipolare qualunque comunicazione tra l’utente e il Web. Ecco le soluzioni per proteggersi

Pubblicato il 05 Ott 2018

Andrea Capitanelli

IT Security Analyst presso Banca d'Italia

man-in-the-browser immagine

Recentemente si parla sempre più spesso di attacchi man-in-the-browser (abbreviati con la sigla MITB): si tratta di una variante del classico man in the middle (MITM) nella quale il malware viene inoculato all’interno del browser. In questo modo l’attaccante è in grado di intercettare, registrare e manipolare le comunicazioni tra l’utente e uno o più siti target.

Man-in-the-browser: evoluzione di un malware

I primi esempi di malware MITB risalgono a quando Internet Explorer era uno dei browser più popolari e le librerie Browser Helper Objects (BHO) rappresentavano l’unico modo per aggiungere funzionalità aggiuntive alle estensioni del browser.

L’attacco avveniva quindi facendo installare all’utente una BHO malevola o iniettando codice malware dentro una BHO già installata. Oggi tutte le BHO sono firmate digitalmente da Microsoft, e quindi questo vettore di attacco, fortunatamente, non è più disponibile.

Ma come spesso accade, di pari passo con l’evolversi dei presidi di sicurezza si sono evolute anche le tecniche di attacco, che oggi fanno leva principalmente sul social engineering e su meccanismi di “browlocking”, ovvero sull’innescare situazioni che obbligano l’utente a installare estensioni o upgrade per poter proseguire nella navigazione. Va da sè che spesso si tratta di codice malevolo.

Un esempio di browlocking con cui il malware man-in-the-browser di fatto obbliga la vittima ad installare estensioni del browser compromesse.

Un caso di studio di malware man-in-the-browser: EKO

Uno degli esempi più recente di attacco MITB è il malware EKO. Inizialmente scoperto sul Facebook russo nel 2015 e successivamente segnalato anche in Francia, EKO è un malware che si è diffuso tramite il servizio di messaggistica di Facebook.

In pratica, la vittima riceve un messaggio diretto da uno dei suoi contatti, che è già stato compromesso. Il messaggio contiene un link che punta ad un (finto) video di YouTube.

Quando la vittima clicca sul link, si ritrova in una pagina di phishing che mima il sito di YouTube; a questo punto, la vittima riceve una notifica in cui gli si chiede di installare un’estensione per riprodurre il video. L’estensione contiene il malware vero e proprio che a questo punto viene installato nel browser della vittima. Questo tipo di attacco è stato osservato sulla piattaforma di Chrome, utilizzando l’extension store ufficiale: tuttavia si ritiene che anche altri browser potrebbero essere stati infettati.

Il malware EKO invia una finta notifica di Facebook alla vittima per convincerla ad installare un’estensione infetta nel browser.

Una volta che l’estensione viene scaricata, succedono diverse cose. L’estensione si connette al server di comando e controllo (C&C) e da questo ottiene un link su GitHub da cui scaricare il payload malevolo, cioè il codice di attivazione del virus stesso.

Gli utenti iniziano a ricevere pubblicità indesiderata. Ma soprattutto, EKO è in grado di spiare il comportamento dell’utente e raccogliere i suoi dati personali, inclusi gli account di home banking. In ultimo, gli utenti infettati diventano veicolo di infezione a loro volta, inviando i medesimi link malevoli a tutti i contatti in rubrica.

Il sorgente di EKO è stato parzialmente decodificato. Qui viene evidenziata la porzione di codice con cui il malware interagisce con il sito di Facebook.

In generale questo tipo di malware risulta piuttosto difficile da rilevare, per diverse ragioni. Le estensioni malevole sembrano spesso legittime agli occhi dell’utente: sono utili e quando scaricate funzionano correttamente, almeno per un po’. Dunque, risulta piuttosto arduo notare qualcosa di strano. Inoltre, anche quando iniziano a comportarsi in maniera anomala, il loro perimetro è circoscritto all’interno del browser e difficilmente lasciano tracce al di fuori di esso. Il malware è estremamente “auto-contenuto” e non ci sono indicatori di compromissione (IOC) affidabili che possono aiutare i classici strumenti di antivirus nelle scansioni.

Le soluzioni per difendersi dal malware man-in-the-browser

Nonostante la rilevazione di questo tipo di malware sia quindi piuttosto complessa, esistono comunque delle contromisure che possono essere adottate, sia lato server che lato client.

Dal punto di vista dell’utente, e quindi dal lato client, si possono adottare le seguenti misure di prevenzioni, entrambe semplici ed efficaci:

  • mantenere il proprio browser sempre aggiornato e controllare periodicamente le estensioni e gli add-on installati è una misura di primo livello, di per sé efficace nella maggior parte dei casi. Alcuni browser particolarmente “hardenizzati” utilizzano blacklist di estensioni pericolose che vengono automaticamente bloccate all’avvio;
  • adottare un browser specifico da usare esclusivamente per le operazioni sensibili (banking in primis) e usarne un altro per tutte le altre attività di navigazione, che per loro natura presentano un rischio maggiore di infezione.

Anche per quanto riguarda le misure server-side, le contromisure ai malware man-in-the-middle sono abbastanza semplici da approntare ed efficaci:

  • un metodo ormai piuttosto diffuso, specialmente nell’ambito del banking, è quello dell’autenticazione a due fattori. In questo caso l’utente che si autentica, dopo aver fornito user e password, deve confermare un codice che tipicamente gli viene inviato tramite SMS o mediante codice OTP. Un malware particolarmente evoluto (come ad esempio i mobile banking trojan) potrebbe tuttavia intercettare i dati di un’operazione, per esempio di un bonifico, e mostrare all’utente i dati originali, ma inviare alla banca quelli alterati (ad esempio, cambiando l’importo e il beneficiario). A quel punto l’utente si troverebbe a confermare l’operazione del malware pensando invece di completare la propria. Per questo motivo è sempre bene controllare tutte le informazioni che la banca ci invia nel messaggio di conferma.
  • un altro approccio è quello dell’analisi comportamentale. Il provider del servizio esamina il comportamento degli utenti in modo tale da definire un pattern normale di comportamento e rilevare, così, eventuali azioni “anomale” conseguenza di abusi dell’account. Questo tipo di analisi è già comunemente utilizzato in alcuni ambiti particolari, ad esempio per rilevare movimenti anomali delle carte di credito. In questi casi la banca sospende l’operazione e si mette in contatto con l’utente per verificare la natura dell’operazione.

Policy di sicurezza contro il malware man-in-the-browser

Per quanto riguarda le policy di sicurezza, recentemente è stata proposta l’implementazione delle Content Security Policies (CSP). Si tratta di uno standard di sicurezza inserito nella Recommendation del W3C Working Group: introdotto per prevenire diverse tipologie di inoculazione di codice malevolo (per esempio tramite cross-site scripting e clickjacking), i browser principali lo hanno già adottato.

L’idea è di base è che l’owner (il proprietario) di un sito Web dichiara con un formato standard quali sono i contenuti che i browser sono autorizzati a caricare da quel sito, specificando per esempio le fonti JavaScript, CSS, eventuali file audio e video o altri elementi HTML. Qualora il sito invii dati non conformi alla policy, il browser può notificare la violazione all’utente (report-only mode) oppure bloccare la ricezione del dato (blocking mode).

Infine, può essere vantaggioso affidarsi ad un servizio di Web integrity check (uno dei più famosi è Jscrambler): si tratta, in pratica, di una serie di moduli che proteggono il JavaScript eseguito sul client da tentativi di reverse-engineering, malware injection e tampering del browser. Il vantaggio di questa soluzione è il fatto di essere completamente plug-and-play e di non richiedere nessun tipo di installazione locale. Inoltre, contrariamente alle classiche soluzioni antivirus, non cerca firme digitali conosciute ma è in grado di rilevare ogni cambiamento del codice, riuscendo in questo modo a bloccare anche le minacce di tipo zero-day.

Per il futuro, è probabile che anche gli algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning daranno una mano per individuare e prevenire comportamenti sospetti tipici degli attacchi di tipo man-in-the-browser, per esempio analizzando la navigazione per intercettare e bloccare siti sospettati di distribuire codice malware.

Attacchi man-in-the-browser: una lezione per le aziende

Il malware browser-based come il man-in-the-browser rappresenta un settore in forte evoluzione, che richiede un’attenzione particolare per organizzare contromisure di sicurezza valide ed efficaci, soprattutto quando si tratta di proteggere le connessioni aziendali e, quindi, i preziosi asset produttivi.

L’approccio migliore resta quello di combinare più metodi di prevenzione, agendo sia sul lato server che sul lato client.

In questo senso, affiancare alle tecniche più tradizionali le nuove tecnologie di integrity check e di intelligenza artificiale può contribuire a raggiungere un livello di sicurezza adeguato, mentre sensibilizzare gli utenti e perfezionare le buone prassi di validazione è sempre uno strumento utile per la prevenzione dalle infezioni.

Disclaimer: le opinioni e i contenuti riportati dall’autore sono formulati a titolo esclusivamente personale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati