L'APPROFONDIMENTO

Sicurezza e infrastrutture, il caso Regione Lazio: investiamo in competenze e capitale umano

L’analisi di quanto accaduto in seguito all’attacco ransomware che ha colpito la Regione Lazio ribadisce l’importanza di investire in tecnologie e competenze per mettere in sicurezza le infrastrutture, sia quelle critiche sia quella forse anche più difficile da costruire e manutenere: il capitale umano

Pubblicato il 17 Ago 2021

Crescenzo Coppola

Laureato in Ingegneria Informatica, esperto di Innovazione e già Presidente della sezione Informatica, servizi innovativi e tecnologici di Confindustria Basilicata

Sicurezza e infrastrutture il capitale umano

Quello che è accaduto tra fine luglio e inizio agosto, quando un ransomware ha colpito il CED della Regione Lazio bloccando il sistema di prenotazione dei vaccini Covid-19, è solo l’inizio di una stagione nuova, il manifestarsi di un fenomeno dagli impatti già considerevoli e in continua e poderosa crescita che ha riacceso la discussione sulla sicurezza delle infrastrutture critiche.

Da uno studio pubblicato nel Rapporto Clusit 2021, emergerebbe che nel corso del 2020 l’incremento degli attacchi cyber a livello globale è stato pari al 12% e che nel corso del 2020 gli attacchi rilevati e andati a buon fine hanno avuto un impatto alto o critico sull’organizzazione, che l’ha subito, nel 56% dei casi.

Dalla ricerca “The State of Ransomware 2021” di Sophos emergerebbe che a livello globale nel 2020 le aziende colpite da ransomware sono state il 51% e quelle che hanno deciso di pagare richieste di riscatto ai criminali per impedirgli di bloccare i sistemi aziendali e diffondere le informazioni riservate sono state il 32%.

In Italia questi numeri diventano: 31% le aziende colpite da un attacco ransomware negli ultimi 12 mesi e 14% le aziende che hanno recuperato i dati pagando un riscatto. Infine, in un recente report di Trend Micro Research, divisione specializzata in cybersecurity, i Paesi a più alto rischio cyber sono nell’ordine: Stati Uniti, Giappone, Italia, India e Australia.

Il Bel Paese, insomma, è tra gli stati più colpiti al mondo, un bersaglio per gruppi e organizzazioni spesso criminali.

Guida al ransomware: cos’è, come si prende e come rimuoverlo

Attacco ransomware alla Regione Lazio: cos’è successo

Secondo la ricostruzione dei media, tornando alla Regione Lazio, un ransomware ha colpito il centro elaborazione dati (CED) che gestisce tutta la struttura informatica della Regione Lazio e i tecnici hanno pertanto disattivato – spengendo i server – il CED.

Per quello che è emerso nelle ore e giornate successive, e partendo dalle statistiche sopra riportate, non si è trattato di un attacco terroristico – come dichiarato nelle prime ore da qualche autorevole esponente politico –, ma di un classico attacco criminale, effettuato a scopo di estorsione.

Uno di quegli attacchi sferrati sempre con maggior frequenza (alcuni studi e ricerche affermano che a livello globale viene lanciato un attacco cyber ogni 11 secondi) e che, nel caso di specie, rientra nell’ambito del diffusissimo attacco ransomware.

Un attacco di questa natura punta a cifrare i dati dell’azienda (questa volta è capitato alla Regione Lazio, ma tante altre sono le organizzazioni “sotto tiro”) per poi chiedere il pagamento di un riscatto per ottenere la chiave di sblocco (decifrazione).

La differenza tra questo attacco e i tanti che quotidianamente colpiscono aziende, istituzioni e imprese sta nel fatto che il bersaglio è un po’ più grosso e il danno potrebbe essere molto più visibile e sensibile. Un attacco, quello all’Ente regionale, che ha riempito le pagine dei giornali e infuocato, assieme al caldo e alle ingiustificabili proteste dei no-vax, la prima decade di agosto.

Resistere agli attacchi ransomware: ecco come valutare le proprie capacità difensive

Sicurezza e infrastrutture: investire in tecnologie e competenze

Gli attacchi ransomware di solito agiscono su due fronti fondamentali di monetizzazione: la minaccia di bloccare l’attività della vittima e la minaccia di disseminare i dati custoditi dalla vittima (con conseguenti disagi e danni di immagine).

Poniamoci una domanda. Come si possono evitare situazioni del genere? A mio parere, occorre investire di più in tecnologia e in competenze.

La necessaria tecnologia difensiva

Dal punto di vista tecnologico, i primi passi da compiere dagli addetti ai lavori, possibilmente esperti, sono ben noti:

  • dotarsi di sistemi hardware e software di grande affidabilità e aggiornati (antivirus, firewall, IPS, IDS ecc.);
  • ridurre la superficie di attacco, per esempio togliendo gli accessi privilegiati a chi non ne ha strettamente bisogno e dandoli soltanto a chi usa macchine molto protette e non usate per attività personali (navigazione in Internet, uso di software non autorizzato, etc.). Insomma, per tranquillizzare i detrattori dello smart working possiamo affermare che, in questo caso, la modalità di lavoro (a distanza o in azienda) c’entra poco;
  • predisporre una procedura di backup seria che offra il massimo isolamento fisico possibile. Il modo migliore per difendere i tuoi dati e scollegarli dalla rete e lo stesso vale per le copie di backup. Effettuare dunque una copia in uno spazio fisico non accessibile.;
  • predisporre un piano di gestione del disastro per sapere cosa fare quando un attacco va a segno; perché prima o poi, se si è collegati ad una rete e ci sono persone che operano, l’attacco arriva;
  • informare in maniera chiara e trasparente clienti, dipendenti e utenti. E, soprattutto, guidarli nelle fasi successive all’attacco;
  • fare tesoro dell’esperienza per migliorare i sistemi di difesa e per rendere l’infrastruttura ancora più sicura.

Investire in competenze e formazione

Dal punto di vista delle competenze, invece, occorre lavorare per rendere gli utilizzatori dei sistemi informativi pronti a gestire con comportamenti corretti i diversi tentativi di attacco.

Attacchi che spesso, e soprattutto nella Pubblica Amministrazione, utilizzano tecniche di social engineering, con azioni che inducono le persone a fornire informazioni personali come password o dati aziendali o a consentire l’accesso a un computer al fine di installare segretamente software dannosi.

Un recente studio di Verizon, Data Breach Investigations Report 2021, ha rivelato che il 69% degli attacchi nella Pubblica Amministrazione sono generati da tecniche di social engineering.

Pensare – come inizialmente nel caso della Regione Lazio si è cercato di fare – di addossare le colpe a un dipendente o a un consulente che per incompetenza o ingenuità si è lasciato ingannare da una di queste tecniche o da una mail di phishing è la solita cultura del capro espiatorio, che serve a poco e che troppo spesso si rincorre per distogliere lo sguardo dalla luna e per non assumersi responsabilità.

Sul tema delle competenze, ricordiamolo, il nostro Paese è agli ultimi posti in Europa. Secondo gli indicatori del Digital Economy and Society Index 2020 (DESI 2020), l’Italia si trova al quart’ultimo posto nella classifica europea della digitalizzazione, in venticinquesima posizione rispetto ai 28 stati membri UE, davanti a Romania, Grecia e Bulgaria. Il punteggio italiano è pari a 43,6 mentre la media europea è a 52,6, ben 9 punti di scarto. Troppi, direi.

Il capitale umano: l’infrastruttura più importante

Analizzando poi la composizione dell’indice balza all’occhio la dimensione del capitale umano: in Italia solo il 42% delle persone tra i 16 e i 74 anni possiede digital skills di base, contro una media europea del 58% (70% in Germania).

Per quanto riguarda le competenze digitali, dunque, l’Italia ottiene un punteggio molto basso, tanto da occupare l’ultimo posto nell’UE.

Anche analizzando le competenze di alto livello, in Italia solo l’1% dei laureati ha conseguito una laurea in discipline ICT, contro una media europea del 3,6%.

A questi dati molto negativi e preoccupanti occorre affiancare quelli relativi all’attrattività del settore pubblico per le figure tecniche con competenze informatiche: essere un dipendente della PA, oltre a garantire una occupazione stabile, offre molto poco altro.

Anche dal punto di vista remunerativo il vantaggio è poco evidente. Lo stipendio tabellare annuo lordo da CCNL per la posizione C1 negli enti locali è di 22mila euro circa e per un D1 è di 24mila euro circa. Nel mercato privato, la remunerazione di uno sviluppare parte da 40.000 euro e in alcuni paesi europei si va molto ben oltre.

Un esperto ICT perché dovrebbe scegliere il settore pubblico quando può accedere ad un mercato del lavoro assai meglio remunerato?

È evidente, dunque, la necessità di lavorare anche su una seconda infrastruttura, quella più delicata e importante, e forse anche la più difficile da costruire e manutenere: il capitale umano.

Sicurezza e infrastrutture: ecco cosa serve

Mi avvio alle conclusioni con una ulteriore osservazione, frutto di alcune dichiarazioni circolate nelle ore successive all’attacco. In molti hanno affermato che il ricorso al “cloud nazionale” può risolvere il problema e rendere le infrastrutture informatiche più sicure e protette.

Il CED della Regione Lazio è quanto di più lontano si possa immaginare dal cloud: è una classica soluzione “on premise”, in loco.

A nulla è servito, dunque, avere “i server in casa”, per scongiurare un attacco da ransomware.

Pertanto, anche in questo caso, prima di parlare di soluzioni di tendenza, spesso frutto della moda del momento, informiamoci e affidiamoci a competenti e a esperti.

E soprattutto investiamo in formazione e in crescita del capitale umano, una infrastruttura sempre più necessaria e fondamentale per respingere virus, malware, disinformazione e minacce.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3