Settembre è tempo di back-to-school. Check Point avverte che studenti, istituti scolastici e università sono nel mirino di cyber attacchi e ransomware, dopo che la pandemia ha digitalizzato il settore dell’istruzione.
“Come sottolinea il rapporto pubblicato da Check Point”, commenta Pierluigi Paganini, analista di cyber security e CEO Cybhorus, “la pandemia ha portato profondi cambiamenti nel modo in cui ci rapportiamo alla tecnologia, soprattutto nell’ambito istruzione. Molteplici sono i servizi accessibili online per studenti e docenti, la loro esperienza è notevolmente migliorata, ma tutto ciò ha un prezzo elevato”.
Indice degli argomenti
Aumenta il rischio di cyber attacchi e ransomware nella scuola
Secondo il nuovo report di Check Point, la scuola più digitale espone gli studenti a minacce informatiche come frodi bancarie, furto di credenziali, di identità o degli account social.
Ma è tutto il settore Education/Research che ha fotografato il più elevato volume di attacchi mensili, sia nel 2022 che nel 2021, a livello globale.
“La superficie di attacco di studenti, istituti scolastici ed università si è ampliata come mai prima d’ora, e tutto ciò in poco più di due anni”, continua Paganini.
Nel luglio di quest’anno, ogni organizzazione ha subito quasi 2.000 attacchi settimanali, più del doppio rispetto alla media degli altri settori, con un incremento del 6% rispetto a luglio 2021 e del 114% rispetto allo stesso periodo di due anni fa.
La preoccupazione è alta anche in Italia: il nostro Paese, infatti, ha registrato quasi 3.000 attacchi settimanali negli ultimi 6 mesi, numeri che posizionano il settore Education/Research al primo posto tra quelli più bersagliati.
“Si sono moltiplicate le opportunità di attacco da parte di attori malevoli che spesso hanno davvero vita facile nel compromettere le infrastrutture informatiche di di istituti scolatici. Questa tendenza è di grande attualità negli stati uniti dove negli scorsi anno gli attacchi ai distretti scolastici sono notevolmente aumentati”, sottolinea Paganini.
Basta che un insegnante, uno studente o un genitore clicchi su un’e-mail di phishing per subire un attacco ransomware.
Infatti “proprio nel weekend il secondo distretto degli Stati Uniti, il Los Angeles Unified School District, è stato colpito da un attacco ransomware”, mette in guardia Paganini.
Come proteggersi
“I rischi sono notevoli”, conclude Paganini, “dalla divulgazione di informazioni sensibili di studenti e professori, al blocco delle attività didattiche. È necessario agire per tempo con attività preventive e awareness per evitare seri problemi anche alla scuola italiana”.
Check Point Software suggerisce cinque consigli per la sicurezza online degli studenti:
- è necessario evitare di cliccare su URL inviati tramite
SMS, app di messaggistica come WhatsApp o e-mail, poiché possono essere pericolosi; - bisogna utilizzare una password diversa per tutto;
- occorre evitare di effettuare download di allegati da indirizzi sconosciuti;
- sarebbe meglio evitare di accedere a Wi-Fi pubblici non protetti;
- non conviene navigare su siti web non criptati.