Il dibattito

Etica e sicurezza, un dialogo a tre voci. E spunta l’Homo Algorithmus



Indirizzo copiato

Alessandro Picchiarelli, Francesco Varanini e Giovanna Dimitri discutono di algoretica e algocrazia. Serve responsabilità. Negli umani che sviluppano l’Intelligenza artificiale e quelli che scelgono di usarla

Pubblicato il 13 mag 2024

Alessia Valentini

Giornalista, Cybersecurity Consultant e Advisor



Algoritmi e processo decisionale automatizzato

Lo sviluppo accelerato delle tecnologie digitali sta trasformando i diversi settori di mercato. Con questi sono evolute le professioni nel mondo del lavoro ma stanno cambiando anche alcuni aspetti della società civile che si rispecchia in un contesto sempre più digitale.

Come risultato la digitalizzazione ha richiesto il cambiamento del concetto di sicurezza delle informazioni (information security) abbracciando pratiche digitali; lo stesso è avvenuto per la sicurezza del dato (data security) e per la più ampia classe della sicurezza informatica (Cyber security) che rappresenta l’applicazione di tecnologie, processi e controlli per proteggere sistemi, reti, programmi, dispositivi e dati dagli attacchi informatici.

Privacy e libertà di scelta

Ma nonostante tutti questi tipi di sicurezza nel piano digitale, la sicurezza degli individui in termini di privacy e libertà delle scelte è completamente garantita? Da qualche tempo i ragionamenti attorno all’algoretica e all’algocrazia suggeriscono un livello di ragionamento più filosofico che digitale attorno alla sicurezza delle persone e vi sono varie correnti di pensiero.

In altre parole, la sicurezza degli individui in una società che si appoggia sempre più all’ambito digitale con l’introduzione di algoritmi di AI, passa per l’etica cablata negli algoritmi digitali o resta una responsabilità del singolo chiamato ad usare ogni genere di tecnologia in modo consapevole e responsabile? Per comprendere le diverse posizioni, ne abbiamo parlato con Alessandro Picchiarelli, docente della pontificia università Urbaniana, con Francesco Varanini, scrittore, ricercatore e presidente di Assoetica e con Giovanna Dimitri, professore assistente in Deep Learning e Intelligenza Artificiale.

La relazione tra etica e algoritmi

La domanda che una parte degli studiosi si pongono è se esista una etica per gli algoritmi o negli algoritmi. Alessandro Picchiarelli in un suo recente editoriale ha chiarito che “parlare dell’etica dell’algoritmo significa rendersi innanzitutto conto che gli algoritmi informatici stanno sempre più prendendo decisioni per l’uomo, sull’uomo e con l’uomo e questo dovrebbe aiutarci a superare una concezione meramente strumentale ed estrinseca della tecnica…. essi suscitano bisogni e valori, determinano una gerarchia di valori, modificano la comprensione di sé stessi e del mondo circostante”.

In particolare, quando gli chiediamo di spiegare meglio questo passaggio ci risponde così: “Gli algoritmi non sono semplici procedure matematiche ma riflettono la comprensione che l’uomo ha di sé stesso, del mondo del quale vive, della sua relazione con gli altri (compresi eventuali pregiudizi o precomprensioni). Contemporaneamente, gli algoritmi veicolano anche una comprensione del mondo, di sé stessi e degli altri: essi sono capaci di produrre cultura, di filtrare contenuti, di veicolare conoscenza, di modificare la gerarchia dei valori che l’uomo riconosce significativa per la sua vita. In questo senso, gli artefatti tecnologici ci aiutano a comprendere chi siamo” (questa posizione è anche riconducibile le riflessioni di Paolo Benanti o di Cosimo Accoto, n.d.r.)”.

“Quindi considerando un modello di coppia come somma fra l’essere umano e gli algoritmi – prosegue Picchiarelli – quando ci si interroga sull’impostazione etica risultante (con l’obiettivo di garantire la sicurezza degli individui, n.d.r.) si arriva a voler considerare la somma dell’etica dell’uomo e degli algoritmi. L’uomo è quindi un agente morale e ci si chiede se lo siano anche gli algoritmi che operano in sua vece”.

Gli algoritmi non sono agenti morali

Ecco, ma quali sono le due linee di pensiero principali che ne scaturiscono? Nel primo caso gli artefatti tecnologici si comportano come agenti morali mentre nel secondo gli artefatti tecnologici sono considerati agenti morali perché valutati come autonomi nel comportamento e con processi informativi intelligenti.

Risponde Picchiarelli: “La prima linea è legata al pensiero di Debora Johnson mentre la seconda linea è legata alla riflessione di Luciano Floridi. Sintetizzare in poche parole queste due linee non è semplice. Nel primo caso, sostanzialmente, si afferma che gli algoritmi non possono essere considerati agenti morali come noi esseri umani pur mostrando un comportamento simile a quello degli esseri umani. Luciano Floridi, invece, afferma che osservando la realtà a diversi livelli di astrazione è possibile affermare, ad un certo livello, che gli agenti artificiali (tra cui anche gli algoritmi) sono agenti morali in senso pieno come noi esseri umani. Come potrà vedere nel mio testo ‘Tra profilazione e discernimento. la teologia morale nel tempo dell’algoritmo’ io sposo una linea intermedia di quasi moralità legata all’introduzione di una nuova soggettività, l’Homo Algorithmus, in cui convergono le considerazioni di Benanti, Accoto e Floridi”.

In sostanza Alessandro Picchiarelli introduce questo soggetto nuovo perché ”lo sviluppo tecnologico attuale non permette di giungere alla conclusione che si possa parlare di agenti morali umani e di agenti morali artificiali in maniera equivalente. All’agente artificiale, infatti, non si possono applicare immediatamente le categorie di libertà, responsabilità e consapevolezza che riguardano la persona umana: è necessario ripensare queste categorie o introdurne altre che aiutino a individuare le proprietà che un algoritmo informatico deve possedere per rispondere alle sfide etiche che esso porta con sé”.

Critica all’etica cablata

La ricerca sull’etica degli algoritmi si è sviluppata negli ultimi dieci anni e accanto allo sviluppo esponenziale e all’applicazione degli algoritmi di apprendimento automatico, sono stati proposti nuovi problemi etici e soluzioni relative al loro utilizzo nella società. Si è cercato anche di impostare un una guida attuabile per la governance della progettazione, sviluppo e implementazione degli algoritmi. In questo senso a marzo è stato approvato in Europa l’AI act ovvero la legge sull’intelligenza artificiale (IA), che promuove l’innovazione, ma garantisce sicurezza e rispetto dei diritti fondamentali.

E le questioni etiche? Lo scrittore e presidente di Assoetica, Francesco Varanini, autore di un testo di analisi critica sui concetti di algoretica pubblicati da Paolo Benanti, scrive che “il concetto di algoretica, resta impreciso, capzioso e pericoloso. La soluzione, in realtà, sarebbe semplice: togliere il riferimento agli algoritmi, e parlare di etica tout court. O forse ancora meglio, parlare di responsabilità personale, dalla quale discenderanno azioni coerenti. Responsabilità personale del progettista o sviluppatore. Responsabilità personale del legislatore. Responsabilità personale del cittadino che sceglie se usare o non usare lo strumenti, sceglie come usarlo, sceglie di criticarlo o di bandirne lo sviluppo e l’uso”.

“Non c’è bisogno di una etica centralizzata e cablata negli algoritmi”, ci spiega Varanini, “chi produce gli algoritmi dovrebbe prendersi delle responsabilità sia per la produzione di algoritmi sia per l’uso degli stessi, mentre l’uomo nella sua funzione di utente deve, come sempre nella sua vita, assumersi la responsabilità di discernere fra il bene e il male, anche quando usa strumenti digitali. Gli strumenti non sono né buoni né cattivi, sta all’uomo usarli bene. Ma l’essere umano deve avere un approccio critico e oggettivo. Studiare e sapere, poter scegliere in modo consapevole ed esercitare la sua libertà di scelta. Con l’algoretica c’è un atteggiamento ‘erga omnes’ di sapere cosa sia giusto o sbagliato, ma questa scelta non spetta a nessuno, se non al singolo individuo”.

E ancora: “E’ una illusione quella di poter immaginare che un comportamento etico possa essere scritto in un codice. L’etica che guida le scelte umane è frutto di contesto, educazione, comportamento, carattere e suggestioni e convinzioni del momento, tutte cose fortemente limitate se si pensa di racchiuderle in un codice algoritmico. Codificare l’etica significa renderla deterministica e computabile e quindi limitata per definizione. Invece l’etica è un attributo umano che evolve anche secondo la situazione”.

Capacità tecnologica attuale e ricerca futura

Sulla reale possibilità di ‘cablare’ l’etica allo stato odierno della tecnologia interviene Giovanna Dimitri: “Il concetto di etica rappresenta un concetto di per sé intrinsecamente complesso e articolato, e la risposta a questa domanda richiederebbe quindi la necessità di una sua definizione, che, per sua natura, non è univoca. Per andare incontro, quindi, a una vera e propria ‘cablatura’ dei principi etici, all’interno degli algoritmi di Deep Learning, è necessario un lavoro di sottodivisione in task e aspetti minori che possono e devono essere affrontati individualmente per poter ricomporre un sistema ‘cablato’ eticamente. Ad esempio, un aspetto emergente che deve essere affrontato, è la necessità della rimozione dei bias nascosti e intrinsecamente presenti all’interno degli algoritmi di Intelligenza Artificiale. Gli algoritmi apprendono dalla moltitudine variegata e complessa dei dati che vengono forniti. Se la fase di raccolta del dataset non viene effettuata in maniera bilanciata, ad esempio, gli algoritmi produrranno degli outputs non bilanciati. Ad esempio Kate Crowford con la rete imageNET roulette ha dimostrato un etichettamento delle immagini affetto da un evidente gender-bias sulle figure femminili. Se è vero che il dato è cruciale, è chiaro che sbilanciamenti potrebbero anche essere indotti da step successivi nella fase di allenamento degli algoritmi stessi. Anche questi possono essere controllati, tramite una gestione e valutazione di esperti nella implementazione degli algoritmi. Un continuo dialogo interdisciplinare fra giuristi, scienziati sociali, filosofi e informatici, risulta, quindi, quantomai urgente nella definizione dei nuovi paradigmi e modelli”.

Processi trasparenti dell’AI per un uso consapevole

Dare trasparenza al processo di creazione di prodotti basati su algoritmi di AI per rendere i consumatori più consapevoli quindi aiutarli ad un uso più responsabile, è uno degli ambiti più richiesti e all’avanguardia nel campo di ricerca dell’Intelligenza Artificiale. “In maniera analoga – dice Giovanna Dimitri – un altro filone di ricerca che si sta sempre più espandendo, è il filone relativo alla “Trustworthy AI”, ovvero l’intelligenza artificiale affidabile. In realtà, mi piace spesso andare etimologicamente più nella direzione della parola inglese di trustworthy, che, a mio avviso, più che affidabile, in questo contesto potrebbe essere tradotta come ‘che merita fiducia’. Si tratta infatti dello sviluppo di tecniche che permettano non soltanto di spiegare i modelli, ma anche di renderli robusti e affidabili, ovvero, agli occhi dei fruitori, meritóri di una fiducia che noi stessi riponiamo nel loro utilizzo”.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati