SISTEMI DI GESTIONE

Risk Management: un framework dedicato alla cyber security

Componente spesso troppo trascurato nelle architetture di cyber security, il risk management consente di ridurre costi e tempi in modo sensibile: un modello pronto all’uso per integrarlo facilmente nella propria offerta di cyber security

Pubblicato il 12 Mag 2022

Riccardo Meggiato

Consulente in cyber security e informatica forense

risk management standard iso

In un settore sempre più complesso e diversificato come quello della cyber security, è emersa ormai da tempo la necessità di cambiare approccio alla gestione degli incidenti informatici. Che non sempre, chiariamolo, riguardano gli attacchi malevoli, ma che alla fin della fiera portano comunque a un’unica conclusione: un disastroso impatto economico, e non solo, per le aziende che ne sono colpite.

Risk management: da reattivo a proattivo

Su queste basi, tutto il settore concorda ormai da tempo sull’evoluzione del modello di approccio al rischio informatico. C’è, insomma, la necessità di passare da un approccio reattivo e un approccio proattivo.

Si badi bene: si parla, in questo caso, non di procedure tecniche, ma organizzative. Quindi, si passa da un modello dove al massimo di sviluppa un piano di prevenzione sulla base delle necessità aziendale nell’immediato, a uno dove si analizza il contesto del settore, poi quello in cui si muove l’azienda, si valutano le prospettive, si ricavano bisogni a medio e lungo termine, e infine si modella un piano di risk management.

E solo dopo tutto questo processo si passa, finalmente, alla gestione tecnica della cyber security.

La gestione del rischio cyber in ambienti di multi e hybrid cloud

I benefici di un buon risk management nella cyber security

Non è certo una novità che il risk management sia un componente ormai vitale di una buona strategia di difesa e le conseguenze di un approccio proattivo, in questo senso, sono evidenti. Si aumenta l’efficienza del sistema difensivo in tema digitale, certo, ma al tempo stesso si riducono i costi operativi, si migliora la reputazione aziendale, si organizza meglio il lavoro e, dunque, la qualità di vita di collaboratori e dipendenti.

Il tutto facendosi trovare sempre e comunque pronti ad affrontare sfide nuove, improvvise e, a volte, molto critiche. Basti pensare, per esempio, a come gli ultimi anni, a causa di una pandemia e poi di una guerra con risvolti mondiali, abbiano cambiato i problemi legati alla gestione della cyber security.

È qui, soprattutto, che entra in gioco l’importanza del risk management.

La necessità di un framework

Il risk management, tuttavia, in questo settore è ancora acerbo, quindi si assiste, spesso, a soluzioni improvvisate che da una parte danno la falsa percezione di essere coperti ed efficienti, e dall’altra rischiano invece si aumentare a dismisura i costi per via di valutazioni e calcoli errati.

Per queste ragioni, qualunque sia la dimensione dell’azienda che si occupa di cyber security, che sia interna o gestita, occorre pensare all’adozione di un framework di risk management adatto proprio alla cyber security.

Il ciclo di Deming

Nel settore non mancano esempi di framework pronti all’uso, ma si tratta, spesso e volentieri, di progetti fin troppo generalisti o di versioni afferenti ad altri settori e adattate alla bell’e meglio. Per questa ragione, con la giusta attenzione e le giuste competenze, che chiunque abbia a che fare con la cyber security dovrebbe avere, è possibile pianificare un proprio framework “nativo” per la cyber security.

Il punto di partenza è il mai troppo lodato ciclo di Deming, sviluppato da William Edwards Deming negli anni cinquanta e ancora oggi considerato un pilastro nella gestione e controllo dei processi. Si basa su un acronimo, ossia PDCA (Plan Do Check Act), e occorre innanzitutto notare che si parla di ciclo, perché prevede un continuo passaggio dall’ultimo step, l’azione, al primo, la pianificazione.

Proprio questa, che è un po’ l’inizio del framework, prevede uno studio accurato dell’azienda. Chiaro che in una fase di definizione come questa, è essenziale che tale studio sia operato da un organo o professionista esterno, che privo di bias e limiti possa individuare in modo oggettivo cosa fa l’azienda, dove lo fa, come lo fa, con chi lo fa e con cosa lo fa. Sempre in questo primo step, si individuano in modo oggettivo asset e stakeholder aziendali, che in un piano di cyber security vanno considerati come il cuore del sistema da difendere.

Dal Plan al Check

Nella fase del Do, invece, rientra l’applicazione dei principi di risk management come li conosciamo, ma calati in un costo complesso e variabile come quello della cybersecurity: a partire dalla fase di pianificazione e quindi di asset e stakeholder, si individuano i rischi a cui sono soggetti, per poi passare alle tradizionali fasi di analisi del rischio e sua mitigazione, caso per caso.

Niente di più di ciò che impariamo o abbiamo imparato in corsi e lezioni di project management e risk management. Perché, nel caso della cyber security, il grosso arriva con lo step successivo: la fase di Check. Qui, infatti, occorre sviluppare una strategia di monitoraggio a ciclo continuo come si riscontra in ben pochi altri settori, accompagnata dalla puntuale produzione di report e loro valutazione.

Spetterà, poi, alla fase di Act l’integrazione di quanto sviluppato nella filiera produttiva aziendale, con l’esigenza, però, di rimettere in discussione, a ogni ciclo, tutto il processo di risk management, in modo da individuarne criticità o per migliorarlo.

Risk management: il framework di Schenkelberg

Per calare ancor più questi principi nel mondo della cybersecurity, ci si può affidare al monumentale lavoro di Fred Schenkelberg, fisico e statistico, creatore del Hewlett Packard Corporate Reliability Program e poi fondatore della società di consulenza Accendo Reliability.

Nel framework di Schenkelberg, il ciclo PDCA si traduce in un framework a 7 fasi specifiche per il nostro settore.

Nella prima, ci sono le attività di assessment e identificazione dei rischi, probabilmente la più specifica del settore della cyber security. Nella seconda fase, invece, si passa ad analisi, valutazione e prioritizzazione dei rischi, in modo da ottimizzare le risorse presenti o individuare quelle mancanti.

Nella terza fase del framework, si ha la pianificazione delle specifiche attività di mitigazione, risposta o esclusione del rischio, dove Schenkelberg pone l’attenzione sull’importanza della modifica in corsa del framework, che dovrebbe essere certo rara ma che non va esclusa.

Nella quarta fase, si allocano le risorse necessarie alla fase tre, individuando soprattutto i budget necessari per riuscirci. Infine, ecco il pacchetto delle tre fasi conclusive, che si complementano a vicenda. Dapprima lo sviluppo di piani di contingenza, che devono far fronte alla mutabilità di attacchi e incidenti informatici, e poi, nella sesta fase, il monitoraggio e relativa produzione di reportistica. Invece la settima fase, quella dell’analisi del framework di risk management, soprattutto in termini di efficacia e sostenibilità, e del post-mortem, per individuare ciò che si può migliorare.

Architettura, policy e procedure

Il tutto, sempre secondo il framework proposto da Schenkelberg, calato nel contesto della cyber security, va affrontato dividendo il risk management in tre categorie di asset e procedure: l’architettura del rischio, le policy e procedure e protocolli.

Ragionare a un sistema di risk management in questi termini consente di organizzare al meglio le strategie di cyber security a qualsiasi livello, indipendentemente dalla dimensione, adattandolo anche alle esigenze più specifiche. Adotto io stesso questo framework ormai da qualche anno, per i miei clienti, e oltre ad averne provato l’efficacia, noto che si tratta di una soluzione che viene compresa alla perfezione da ogni interlocutore, che sovente è a digiuno di principi di risk management e di cyber security. Perché il dialogo tra le parti, lo sappiamo bene, è il vero segreto di ogni buon piano di cyber security.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2