Gli attuali scenari geopolitici risaltano, come mai successo fino ad ora, l’importanza della sovranità digitale sia in ambito tecnologico che in ambito difensivo. Ma cosa si intende per sovranità digitale? E come mai risulta essere così importante in un mondo che trova la sua massima espressione nell’essere decentralizzato?
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Cos’è la sovranità digitale
Una forma di potere che controlla e legittima l’ecosistema digitale: questa è una delle definizioni che più rappresenta quello che credo essere il vero significato della sovranità digitale.
Prima di tutto la sovranità è “legittima”, ovvero rappresenta una relazione e non una possessione. Chi la detiene non può essere chi la riconosce. In altre parole, la legittimità non può essere auto-proclamata ma deve essere riconosciuta da altri. Sotto questo punto di vista la sorgente della relazione non può essere la destinazione della stessa.
La sovranità deve essere costantemente alimentata e riconosciuta dagli altri (per esempio dal popolo, in una società democratica). Essa è espressione di un potere, ovvero possiede la capacità di influenzare lo stato di ciò che controlla.
Per questo motivo, chi detiene la sovranità, in una società democratica, non può essere colui che la esercita. Se chi possiede potere esecutivo è anche colui che possiede il potere sovrano allora si potrebbe creare un “cortocircuito”, che spesso viene definito come “dittatura”.
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Le complessità dell’ambiente digitale
Nell’ambiente digitale, la sovranità risulta leggermente più complessa in quanto non vi sono chiari confini su cui esercitare un potere sovrano; inoltre il concetto di potere in se’ aumenta notevolmente di significato arricchendosi della capacità di “creare” oltre a quelle di “trasformare” e di “controllare” come avviene nell’ ambiente fisco.
Per esempio, nel digitale si possono creare sistemi che prima non esistevano.
Tali sistemi sono frutto di studi e di sviluppi che accompagnano l’ecosistema digitale verso un suo futuro. È il caso di piattaforme di streaming video, il caso di social network e di motori di ricerca. Tutti sistemi realizzati da menti brillanti che hanno segnato una discontinuità nell’ecosistema digitale nascendo da idee innovative.
Nell’ecosistema fisico, tali discontinuità sono avvenute attraverso la “trasformazione” e non attraverso la “creazione”. Le terre rare vengono trasformate per la realizzazione di chip elettronici, trasformando il metallo si creano automobili e nel caso dei combustibili fossili, attraverso processi chimici, si realizzano oggetti di uso comune.
La sovranità digitale e l’importanza dell’informazione
Ma poniamo per un attimo l’attenzione a ciò che muove un essere umano in modo razionale, ovvero la propria conoscenza. Se definiamo come conoscenza personale l’insieme di domande a cui un essere umano ha trovato una risposta, viene da sé che avere la capacità di offrire risposte e domande sia fondamentale per controllare la razionalità umana.
Oggi, la principale fonte di conoscenza, ovvero di domande e di risposte, la si trova nel digitale. Quindi è plausibile immaginare che chi controlla tali informazioni (nel digitale) abbia il potere diretto di controllare la razionalità di chi forma la propria conoscenza attraverso quel “digitale”.
Anche l’attuale scenario geopolitico, che vede in campo la disinformazione da parte degli invasori è significativo nel dimostrare quanto sia importante l’informazione per calmierare o per manipolare la razionalità di un popolo. Ma numerosi sono i casi in cui si osserva l’importanza dell’informazione, dalle fake news alla privacy, dalle risorse computazionali statali ai sistemi di difesa nazionali.
Il ruolo degli algoritmi per la sovranità digitale
Il rischio di essere manipolati dall’informazione invece che essere manipolatori di essa sono numerosi. Uno dei casi più comuni è forse quello degli algoritmi di selezione presenti in numerosi ambienti digitali, ovvero quegli algoritmi che decidono per noi cosa mostrarci. Pubblicità più affini ai nostri gusti, oggetti più attinenti a ciò che abbiamo già acquistato precedentemente e informazioni con alta probabilità di essere lette. Tutte caratteristiche che da un lato aiutano a destreggiarsi nel mezzo di numerose informazioni ma dall’altro ci rimuovono la capacità di scoprire e di avventurarsi verso ambienti sconosciuti.
Algoritmi che decidono per noi formando la nostra razionalità sono sempre più presenti.
Per questo motivo la sovranità digitale in un ambiente democratico risulta essere un principio di libertà fondamentale per ognuno di noi.
La sovranità digitale non è solo acquistare cloud in Italia o dotarci di sistemi di difesa e di attacco cibernetici italiani, non è la sola capacità di detenere informazioni di un popolo all’interno di specifiche norme legate al territorio, ma è molto di più: è la libertà di essere sovrani delle informazioni che cambiano la nostra razionalità, è la libertà di garantire un futuro oggettivo ai nostri figli è la capacità di essere liberi di agire, di imparare e di cambiare secondo le nostre idee.