SICUREZZA INFORMATICA

Mentoring e coaching nella cyber security, tra utopia e possibilità: l’approccio corretto

Mentoring, coaching e formazione sono approcci distinti ma assolutamente integrabili che consentono di affrontare il problema dello skill shortage nella cyber security e colmare la carenza di risorse attraverso percorsi personali e professionali che aiutano a definire obiettivi e a raggiungerli nella maniera più efficace

Pubblicato il 22 Nov 2021

Cristina Magro

Head of Coaching @CAPSLOCK e membro della community Women for Security

Anna Vaccarelli

Dirigente Tecnologo dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, parte del Comitato Direttivo Women for Security

Mentoring e coaching approccio corretto

Lo skill shortage nella cyber security è un dato di fatto. Per colmare la carenza di risorse molti concordano sul fatto che occorra investire nella formazione delle nuove generazioni, ma altrettanto importante è la qualificazione e la crescita delle figure professionali che già lavorano in azienda.

Pensiamo a ruoli come il CISO (Chief Information Security Officer), in cui la carenza di risorse formate sul mercato è forte. Eppure, in molte aziende c’è un responsabile della sicurezza IT che attraverso determinati percorsi potrebbe arrivare a ricoprire il ruolo di CISO, andando così a riempire un gap organizzativo e di competenze.

Lo sviluppo della carriera professionale passa attraverso vari step ed è diverso per ognuno di noi, ma fondamentale è riuscire a esprimere appieno le proprie potenzialità.

Per arrivare a questo livello di consapevolezza delle proprie capacità e tirare fuori il meglio da se stessi, esistono percorsi di formazione, mentoring e coaching che guidano gli utenti in un percorso personale e professionale, aiutandoli a definire con precisione i loro obiettivi e a raggiungerli nella maniera più efficace.

Formazione in ambito cyber security: modi e soluzioni per farla evolvere

Mentoring e coaching: percorsi integrabili ma con approcci differenti

Coaching, mentoring e formazione sono approcci distinti ma assolutamente integrabili.

Spesso si fa confusione tra coaching e mentoring. La differenza fondamentale è che il mentore è una persona con conoscenze specifiche che spesso, ma non sempre, ricopre un ruolo senior e che mette a disposizione la propria esperienza e le proprie conoscenze.

Un mentore guida e fornisce consigli ad un’altra persona sulla base del proprio vissuto.

Il coach, invece, è un professionista qualificato e, normalmente, certificato da un’associazione di categoria. La relazione di coaching è una relazione paritaria e il coach non si pone come esperto (non è necessario che un coach abbia esperienza diretta nell’ambito lavorativo in cui opera), ma come partner.

Il coach aiuta a elaborare e realizzare i tuoi obiettivi, a sviluppare la tua potenzialità, ad aprire la tua mente ad altre possibilità in maniera creativa e a sviluppare la tua intelligenza emotiva.

Alla base del coaching c’è un contratto che va a definire i confini del coaching, gli obiettivi, l’approccio e gli standard etici e impegna sia il coach che il cliente all’apertura, al rispetto, alla responsabilizzazione.

Il coach “crede in te”

Il mentoring è certamente più noto, mentre c’è più mistero attorno a ciò che succede nelle sessioni di coaching.

Il coaching serve a colmare il divario tra chi sei e chi puoi diventare facilitando l’auto-apprendimento.

Questo viene fatto attraverso il dialogo maieutico, il supporto, la responsabilizzazione e una piccola dose di sfida. Il coach utilizza tecniche di coaching per porre delle domande che hanno la funzione di far riflettere. Il coach osa chiederti quello che tu non osi chiederti, osa dirti quello che nessun altro osa dirti e crede in te anche quando tu non credi in te stesso. Il coach non esita a sfidare e ti spinge a uscire dalla tua zona di comfort. Ti incoraggia ad assumerti quei rischi che ti aiuteranno ad avere maggiore fiducia in te stesso e ti permetteranno di raggiungere i tuoi obiettivi. Il tutto avviene in completa confidenza, in uno spazio di accettazione, accoglienza, ascolto e genuinità. Il coaching ci invita a focalizzarci su noi stessi, ad ascoltarci, a riflettere e a prendere decisioni o formulare piani d’azione a nostra immagine e somiglianza.

Ognuno dei tre approcci – di coaching, mentoring e formazione – ha punti di forza e debolezza. Imparare a utilizzarli e integrarli a seconda delle esigenze della persona che si ha di fronte può portare a risultati sorprendenti.

Perché adibire un coach per il proprio cyber team

Qualunque intervento un’organizzazione riesca ad offrire ai propri collaboratori per prendersi cura del loro benessere e della loro salute mentale è importantissimo e, nel caso della cyber security avere team di persone aperte, bilanciate, sicure di sé e felici dovrebbe essere considerata una questione di sicurezza.

Offrire coaching vuol dire offrire un luogo sicuro e indipendente per potersi prendere il tempo di parlare, riflettere, imparare ed evolvere.

Significa investire nei propri collaboratori offrendo loro la possibilità di crescere come persone, di sviluppare loro stessi una mentalità ed un approccio di coaching che, soprattutto quando parte dall’alto, va ad avere un effetto benefico a tutti i livelli dell’organizzazione.

Formazione, coaching e mentoring (inconsapevoli) negli ambienti di ricerca

Spesso assistiamo a casi di mentoring e coaching che si verificano in modo del tutto inconsapevole.

L’organizzazione di un gruppo di ricerca, ad esempio, è gerarchica in tutto il mondo, ma non nel senso che c’è una gerarchia del comando, bensì una gerarchia di autorevolezza.

A capo del gruppo di solito c’è (o è bene che ci sia) la persona più esperta, con la migliore reputazione scientifica. Il capo è quello che individua la strategia, i temi da sviluppare, l’indirizzo di ricerca ed è per tutti la figura di riferimento, il modello, al punto che spesso, per far capire di cosa ti occupi si è soliti dire: “io lavoro con ‘tizio’” e questo basta a qualificarti. Il capo di un gruppo di ricerca è quindi un vero mentore, a cui tutti guardano per ispirarsi nel proprio lavoro, non solo i più giovani ma anche i ricercatori più esperti, ma non così esperti come il capo. In altri tempi o in altri ambiti sarebbe stato chiamato “maestro”.

I ricercatori più esperti si “prendono cura” di quelli meno esperti, a cascata. Il percorso che si segue negli ambienti di ricerca parte sempre dalla formazione. Spesso i giovani ricercatori arrivano da laureandi, poi proseguono con un assegno di ricerca, che è ancora un periodo di formazione, poi fanno un dottorato di ricerca (che è ancora formazione, ma alta formazione) e infine diventano ricercatori ai vari livelli previsti dalle specifiche carriere.

Qual è la differenza tra queste fasi, di formazione e di “lavoro”? Nella prima, il giovane in formazione è sempre affiancato da una persona più esperta: l’assegnista da un dottorando, il dottorando da un giovane ricercatore. La persona più esperta ha il compito di sostenere, indirizzare e insegnare al giovane “il mestiere”, non solo a svolgere il compito assegnatogli. Per chi vuole diventare ricercatore l’obiettivo principale è pubblicare articoli scientifici, che sono i titoli che contano maggiormente nei concorsi per progredire nella carriera.

Quindi il dottorando deve riuscire a indirizzare le risorse e le energie dell’assegnista a questo obiettivo principale, aiutandolo a svolgere le sue attività di ricerca, assegnandogli man mano maggiori responsabilità, facendo in modo che acquisti autonomia, imparando a sviluppare uno spirito critico e ad applicare il metodo scientifico. Sostanzialmente il dottorando è il coach dell’assegnista.

Questo modello si ripete anche per il dottorando: viene indirizzato, consigliato e sostenuto generalmente da un ricercatore, che fa in modo che si integri completamente nel gruppo di ricerca, sia per i temi di ricerca da trattare che da un punto di vista “sociale”.

Anche il dottorando, quindi ha il suo coach e il suo modello di ispirazione è il capo del gruppo di ricerca: è la persona con cui si va a parlare e a confrontarsi solo per le cose più importanti, dopo che l’ordinario è stato scremato, ripulito e verificato. Ci si va per un consiglio (ad esempio: è una buona idea? È pubblicabile? Dove, congresso o rivista?) oppure per una proposta di sviluppo, perché è emersa qualche novità importante. È lui che tiene il timone.

Quando arrivi ad essere ricercatore un po’ alla volta il tuo coach smette di fare il coach e diventa semplicemente un collega, più o meno alla pari. A questo livello il mentore è meno “lontano” ma continua ad essere la persona di riferimento per tutto il gruppo. Si ha un buon risultato quando nel gruppo qualcuno dei ricercatori progredisce fino a prendere la funzione di mentore (sostituendo il precedente o creando un nuovo gruppo).

Nell’ambiente di ricerca nessuna di queste figure ha un profilo professionale di coach o di mentore, ma ciascuno è stato preparato a farlo dall’esperienza che lui stesso ha vissuto, una sorta di coach e mentore di fatto.

Obiettivo comune: migliorare le performance personali e di team

Abbiamo compreso che mentoring e coaching non sono alternativi, possono convivere in azienda per rispondere a diversi bisogni, così come essere integrati nel percorso di sviluppo di una stessa persona. Sia il mentoring che il coaching prevedono di guidare un individuo attraverso un processo, con l’obiettivo comune di portarlo ad esprimere il meglio di sé.

Per le organizzazioni che operano nella cyber security si tratta di percorsi che possono aiutare a far esprimere al meglio le risorse già in azienda, a comprendere meglio le potenzialità di ognuno al fine di indirizzare al meglio il percorso di crescita professionale e possono anche rappresentare un elemento di differenziazione per attirare e trattenere talenti. Per l’individuo, invece, si tratta di opportunità per far emergere le proprie potenzialità e per esprimere al meglio il proprio valore, oltre che per migliorare la propria vita personale e sociale.

Un tavolo di lavoro per promuovere il “role modeling”

Di mentoring e coaching si è parlato all’ultima edizione del Security Summit nell’intervento tenuto da Women for Security, la community nata nei primi mesi del 2020, che raggruppa le professioniste italiane della sicurezza informatica.

Al termine dell’intervento, che ha visto la testimonianza di professionisti e professioniste della cyber security che hanno seguito percorsi di mentoring e coaching, è stato lanciato il tavolo di lavoro che vedrà le cyber ladies di Women for Security impegnate nel 2022: il tema centrale del nuovo progetto sarà il “role modeling e il mentoring”.

Identificare dei “role model” positivi è importante perché i modelli di successo ci aiutano a motivarci, a scoprire i nostri potenziali e a superare le debolezze. Sono utili per l’auto miglioramento e per stabilire degli standard a cui ambire e con cui confrontarsi.

L’importanza di trovare role model positivi per le nuove generazioni è oggi fondamentale, in particolar modo nella cyber security. La community Women for Security si pone come obiettivo di porre all’attenzione di giovani donne e di professioniste in qualsiasi fase della loro carriera, modelli di cyber ladies che siano da esempio per chi voglia intraprendere una professione nel mondo cyber o migliorare la propria posizione professionale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati