In che modo un digital twin può aiutare le istituzioni e organizzazioni pubbliche e private ad affrontare con più efficacia una situazione di crisi? Ne abbiamo parlato con Alessandro Lo Presti, responsabile della Practice Modelling & Simulation di Fabaris. La società fa parte del gruppo S3K (Security of the third millennium), un network di 11 imprese focalizzate sul mondo Difesa, Aerospazio, Intelligence e Cybersecurity, fornendo al mercato internazionale competenze avanzate negli ambiti Data Science & Big Data Services, Cybersecurity Services, Cloud & Application, Total Security Service (TSC) e Modelling & Simulation che costituisce proprio l’area di specializzazione della Fabaris.
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Che cos’è il Modelling & Simulation
“Parliamo di uno strumento di investigazione multidisciplinare applicabile in molteplici campi – dal settore industriale all’ambito della difesa, fino alla cyber resilience – che utilizza il concetto di modello virtuale, modello progettato principalmente per simulare le caratteristiche più salienti del corrispondente modello o scenario reale, replicandone quindi le proprietà fondamentali e il comportamento quando sottoposto ad eventi specifici”, spiega Lo Presti. Un vero e proprio digital twin, per l’appunto, il cui utilizzo permette di analizzare e preparare preventivamente il coordinamento e la messa in opera delle operazioni per ottimizzare gli interventi durante eventuali situazioni di crisi reali.
“Prevenire le conseguenze di un’azione è un valore enorme, che può consentire di salvare vite umane”. La soluzione realizzata da Fabaris è la piattaforma Joint Multiple Scenario System, una piattaforma web based che permette di replicare con pochi click un numero indefinito di scenari, consentendo quindi ai decision maker di lavorare su tavoli indipendenti e di analizzare il medesimo scenario da diversi punti di vista”, racconta Lo Presti, che aggiunge: “Tale caratteristica permette di parallelizzare il lavoro di analisi e di fornire i dati utili a supporto dei processi decisionali nel più breve tempo possibile”.
Facendo leva su questo approccio, Fabaris ha per esempio realizzato Archaria, il modello virtuale dell’attuale città di Napoli, ambientata nel 2035 con una densità di popolazione simile a quella effettivamente registrata nell’area metropolitana partenopea. Il progetto ha avuto la necessità di realizzare e gestire circa 300 layer geografici anche interconnessi, dando vita a un modello che è stato utilizzato in molte esercitazioni in Italia e all’estero a supporto della valutazione delle policy di intervento del personale NATO in territorio urbano su specifici eventi.
I campi di applicazione della piattaforma sviluppata da Fabaris
“Uno dei nostri caratteristici campi di applicazione riguarda in effetti la disponibilità di un modello virtuale relativo ad una situazione di crisi sul territorio. La crisi potrebbe essere dovuta a fenomeni naturali come terremoti ed eruzioni ma anche di eventi militari o civili come invasioni e conflitti sociali”, precisa Lo Presti. “L’accesso ad un modello virtuale che andrebbe preventivamente a replicare la situazione di interesse, permetterebbe di preparare preventivamente i decision maker, fornendo loro la possibilità di ipotizzare strumenti e strategie atti a mitigare situazioni di crisi verosimili e soprattutto di verificarne gli effetti potenziali. Il modello virtuale inoltre permette l’organizzazione di esercitazioni nelle quali è possibile mettere alla prova anche, esattamente come nel caso reale, l’interazione tra le varie componenti operative delle varie Istituzioni”.
Un’esperienza comprovata a livello internazionale
In questo campo, del resto, Fabaris ha sviluppato un’esperienza comprovata e riconosciuta a livello internazionale. Da anni l’azienda collabora con il NATO M&S COE, un Centro di Eccellenza accreditato NATO che ha il compito di divulgare la conoscenza e l’applicazione della tematica del Modelling & Simulation. In tale contesto la società del gruppo S3K ha potuto realizzare diversi digital twin e piattaforme avanzate di gestione di scenari digitalizzati fino ad essere l’unica azienda italiana attualmente in grado di impiegare in Italia il sistema di simulazione JTLS utilizzato nella NATO e nel mondo. “Siamo presenti dal 2014 al Comando Comprensorio Cecchignola dell’Esercito Italiano a Roma, con lo sviluppo delle attività presso il Centro di eccellenza del Modelling & Simulation e al COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze) di stanza all’Aeroporto di Centocelle”, conclude Alessandro Lo Presti.
Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Gruppo S3K