Il cyber risk rappresenta oggi un nuovo rischio che può impattare sulle aziende e minare la solvibilità delle stesse, pertanto la capacità delle aziende di gestire e contenere questo rischio viene analizzata e valutata dagli istituti finanziari nei processi di valutazione per la concessione del credito. Come sottolinea Enrico Picano, Head of Cyber Security Consulting & Products, Head of Research & Innovation Projects di Vantea SMART, “quando le banche ricevono richieste di finanziamento, chiedono un’autovalutazione della situazione del cyber risk”. Questa attenzione crescente verso la cybersecurity, definita come un “rischio emergente” nel credit assessment, spinge le aziende a considerare la gestione del cyber risk non solo come una condizione per ottenere un finanziamento, ma come un investimento necessario per evitare danni economici e reputazionali.
Non si tratta solo di ottenere un miglior credit score, ma di proteggere l’azienda da costi ben più elevati che potrebbero insorgere in seguito a un attacco cyber. “Gli attacchi cyber possono compromettere la stabilità e la solidità delle aziende, le conseguenze di in attacco cyber possono impattare anche sul fatturato facendo quindi diminuire i flussi di cassa e la capacità di ripagamento del debito, spiega Picano. La data protection diventa quindi un elemento centrale nella gestione complessiva del rischio aziendale, un obbligo che va ben oltre la conformità normativa.
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Cybersecurity: un obiettivo che va oltre l’accesso al credito
Affrontare il cyber risk non è solo una leva per ottenere un accesso al credito, ma è cruciale per garantire la continuità operativa. Ll’accesso al credito è solo la punta dell’iceberg”, afferma Picano. Le aziende devono proteggersi per evitare attacchi che potrebbero avere conseguenze devastanti, con costi di rimedio molto superiori rispetto agli investimenti necessari per prevenire i rischi.
Un ulteriore aspetto critico, menzionato da Picano, riguarda le verifiche richieste dalle banche, che includono spesso questionari di autovalutazione sulle specifiche misure di cybersecurity. Gli ambiti considerati dall’assessment spaziano dal possesso di un piano di business continuity all’esistenza di processi di patching, fino all’organizzazione di programmi di formazione per i dipendenti. Questi elementi sono fondamentali non solo per ottenere un finanziamento, ma anche per garantire che l’azienda sia preparata a gestire rischi sempre più sofisticati.
Come migliorare la cyber risk posture della tua azienda
Per ottenere una visione chiara della propria cyber risk posture, le aziende devono partire da un assessment approfondito. “Un assessment permette di valutare il proprio perimetro di sicurezza, applicando qualsiasi framework normativo, come il NIST”, spiega Picano. Questo strumento fornisce una valutazione dettagliata delle aree di vulnerabilità, indicando un percorso per migliorare la sicurezza aziendale.
A seguito dell’assessment, emerge una panoramica della cyber risk posture, che permette di individuare le aree da rafforzare e di pianificare interventi mirati per mettersi in sicurezza. “Si parte con un piano per capire come migliorare e in quanto tempo”, aggiunge Picano, sottolineando che il monitoraggio costante è essenziale per mantenere elevati standard di protezione nel tempo.
Infosync: la soluzione per la gestione del cyber risk
Il self assessment è un processo complicato, per cui è raccomandato l’impiego di una soluzione e l’appoggio di consulenti specializzati. Infosync di Vantea SMART offre un processo automatizzato e semplificato. “Infosync conduce la valutazione attraverso un processo altamente automatizzato”, afferma Picano. Questa piattaforma consente di ridurre notevolmente i tempi dell’assessment: “Se per un normale self-assessment si possono impiegare in media 45 giorni, con Infosync il tempo si riduce a 15 giorni”.
Oltre alla riduzione dei tempi, Infosync facilita la collaborazione e la condivisione della documentazione tra i diversi attori coinvolti, evitando le criticità tipiche dei canali tradizionali. “Il sistema permette agli attori di accedere a un unico ambiente, facilitando il processo di assessment e il monitoraggio continuo”, aggiunge Picano. Una delle sue caratteristiche distintive è la semplicità d’uso: “Infosync non prevede un manuale operativo o una formazione particolare sul prodotto”, precisa Picano. “Vantea prevede una procedura di onboarding sul metaverso, dove il cliente trova un video per il kickoff, supportato da un chatbot attivo per qualsiasi chiarimento”.
L’automazione e il monitoraggio continuo offerti da Infosync rappresentano un grande vantaggio per le aziende che devono gestire la loro cyber risk posture in modo efficiente e senza complessità operative, garantendo al contempo la sicurezza dei propri dati e la conformità alle normative vigenti.
Ia gestione del cyber risk come vantaggio competitivo
La gestione del cyber risk non deve essere vista solo come uno strumento per accedere al credito, ma come un vero e proprio vantaggio competitivo. Prevenire rischi cyber significa non solo ottenere condizioni di finanziamento migliori, ma proteggere la propria azienda da danni potenzialmente devastanti. “Mettersi in sicurezza non è solo una questione di compliance, ma di protezione del proprio business”, conclude Picano.
Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Vantea SMART