Negli ultimi giorni, il mondo bancario è stato scosso da un caso di frode interna: il funzionario di uno dei maggiori istituti di credito italiani ha abusato della sua posizione privilegiata per accedere in modo ingiustificato a dati e informazioni sensibili di numerosi clienti, inclusi importanti esponenti politici. Questo evento ha messo in luce una vulnerabilità critica che non ha a che fare con il piano tecnologico, quanto con il fattore umano. Non si è infatti trattato di un incidente causato da una falla nei sistemi di sicurezza informatica, ma dal comportamento illecito di una persona interna all’organizzazione.
Oltre alle immediate perdite finanziarie, tali frodi possono infliggere profondi danni alla reputazione di una società, minando la fiducia di clienti e investitori e portando a complesse e costose controversie legali. A differenza delle minacce esterne che generalmente coinvolgono attacchi informatici come hacking o phishing, le frodi interne sono perpetrate da individui che, potendo contare su un accesso legittimo ai sistemi e alle risorse aziendali, sfruttano questo vantaggio per scopi fraudolenti.
Le organizzazioni sono dunque chiamate a rafforzare le loro strategie di sicurezza informatica, non solo implementando tecnologie di prevenzione e rilevamento di potenziali minacce, bensì adottando soluzioni avanzate di Fraud Intelligence. Questi strumenti sono indispensabili per gestire prontamente comportamenti sospetti, garantendo che non possano arrecare danni né nell’immediato né nel futuro prossimo.
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Come proteggere l’azienda dalle frodi interne
Con frodi interne si intendono attività fraudolente commesse da persone all’interno di un’organizzazione che sfruttano la loro posizione e il loro accesso privilegiato alle risorse e ai sistemi aziendali per interesse o guadagno personale a discapito dell’impresa. Tali frodi possono essere motivate da necessità finanziarie, ambizioni di carriera, insoddisfazione lavorativa o semplicemente opportunismo.
Le frodi interne possono manifestarsi in varie forme, come l’appropriazione indebita di denaro o beni aziendali, la manipolazione dei dati finanziari per occultare perdite o sottrarre fondi, e l’uso di informazioni aziendali riservate per fini personali o a vantaggio di concorrenti. Una volta individuato il tipo di frode, è essenziale identificare i fattori di rischio che potrebbero esporre l’azienda a tali minacce. Questi fattori possono comprendere accessi non autorizzati ai dati sensibili, l’assenza di controlli interni adeguati, una supervisione carente e il mancato rispetto delle normative vigenti.
Le frodi interne rappresentano un pericolo per qualsiasi azienda, a prescindere dalla grandezza e dal settore in cui opera. Anche le imprese meglio gestite non sono immuni dalla possibilità che individui con cattive intenzioni possano causare danni finanziari, erodere la fiducia dei clienti e comprometterne la reputazione. Inoltre, la natura di questo tipo di attacco rende la rilevazione più complessa rispetto alle minacce esterne.
Non tutto però è perduto perché le organizzazioni hanno a disposizione diverse strategie per combattere le frodi interne, che chiamano in causa la necessità di rafforzare internamente i controlli, sensibilizzare i dipendenti, nonché implementare soluzioni di Fraud Intelligence, necessarie a identificare e rispondere rapidamente a comportamenti sospetti.
Frodi interne: l’importanza della fase di intelligence
Enrico Picano, Head of Cyber Security Consulting & Products e Head of Research & Innovation Projects di Vantea Smart, con un’esperienza trentennale in una delle principali banche europee, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile dell’antifrode per circa cinque anni, tiene a sottolineare: “Tutte le organizzazioni, indipendentemente dal settore di appartenenza e dal tipo di business, sono esposte alle frodi interne. Ci si concentra molto sulle attività di detection e prevention, ma pochissimo o per nulla sulla fase di intelligence, intesa come supporto all’analisi (investigation). Il motivo è semplice: è molto più facile realizzare un prodotto di rilevamento e prevenzione, i cui risultati sono veloci ed immediati, piuttosto che concentrarsi sullo studio di una possibile nuova frode, che è un ambito molto più ampio, rischioso e complesso” spiega Picano.
La Fraud Intelligence è un tipo di threat intelligence che si occupa di identificare gli specialisti delle frodi e di comprendere le tattiche, tecniche e procedure (TTP), gli strumenti e i metodi di ingegneria sociale che adoperano per frodare le organizzazioni bersaglio. Grazie a informazioni complete e accurate sulle frodi, le organizzazioni sono nelle condizioni di implementare contromisure efficaci per smantellare le infrastrutture fraudolente, ostacolando futuri attacchi e proteggendo i propri dipendenti, fornitori e clienti dagli avversari digitali. Implementare soluzioni di Fraud Intelligence non significa solo proteggere gli asset aziendali, ma anche promuovere una cultura aziendale di trasparenza e responsabilità. I dipendenti, infatti, diventano parte attiva nel processo di prevenzione delle frodi, contribuendo a un ambiente di lavoro più sicuro e affidabile.
KubeX, la soluzione Vantea Smart per la Fraud Intelligence
In uno scenario dove le frodi interne rappresentano una minaccia crescente, soluzioni come KubeX permettono di garantire la sicurezza e l’integrità delle organizzazioni. KubeX è la soluzione multiplatform di Vantea Smart nel campo della Fraud Intelligence ideata per rilevare, neutralizzare e prevenire le frodi. Si tratta di uno strumento di investigazione potente, semplice e versatile che abilita azioni e automazioni avanzate per identificare debolezze nei sistemi e processi aziendali, trasformando le informazioni in interventi correttivi efficaci.
“KubeX è progettata per segnalare tempestivamente attività fraudolente o sospette violazioni della privacy grazie ai numerosi use-case che utilizza, e che possono essere arricchiti o implementati velocemente – afferma Picano – Gestisce le tipologie e la rilevanza dei principali schemi fraudolenti e di violazione della privacy, monitora l’andamento del fenomeno nelle varie organizzazioni e gestisce le red flag dei comportamenti dei dipendenti.”
La capacità di gestire e tenere sotto controllo i comportamenti sospetti dei dipendenti, insieme alla flessibilità di adattarsi rapidamente a nuovi schemi fraudolenti, rende KubeX uno strumento adatto a qualsiasi azienda che desidera proteggere i propri dati e la propria reputazione. “KubeX offre una protezione completa ed immediata, trasformando l’analisi proattiva in azione reattiva e garantendo la sicurezza e l’integrità delle organizzazioni” conclude Picano.
Contenuto sviluppato in collaborazione con Vantea Smart