Human Risk Management (HRM) diventata oggi una componente fondamentale per la protezione delle organizzazioni. Soprattutto in un’epoca in cui gli attacchi informatici diventano sempre più sofisticati e mirati a sfruttare le vulnerabilità umane.
La premessa fondamentale è che tutte le aziende devono essere più pragmatiche e realiste nell’affrontare la cybersecurity. Organizzare corsi one size fits all per aumentare la sensibilizzazione di dipendenti e collaboratori non basta. La soluzione è ingegnerizzare e integrare anche la governance del rischio umano, avvalendosi di trigger potenziati dall’AI e percorsi formativi personalizzati.
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Il tallone di Achille della insicurezza informatica
Il contesto è chiaro: le modalità di lavoro sono sempre più ibride, gli utenti hanno accesso a una miriade di strumenti di collaborazione e dati aziendali multidimensionali. Questo li rende i bersagli privilegiati per attacchi complessi come il Business E-mail Compromise (BEC) e il phishing, con l’80% delle violazioni di dati è stato so possibile da errori umani, phishing, e cattive pratiche di gestione delle password (Fonte: “Data Breach Investigations Report” Verizon – maggio 2023). Gli aggressori hanno imparato a sfruttare sempre meglio tecniche di ingegneria sociale per indurre gli individui a rivelare informazioni sensibili o compiere azioni che compromettono la sicurezza dell’organizzazione. Un esempio è quando manipolano le vittime per ottenere informazioni sensibili, facendosi passare per colleghi o autorità aziendali in messaggi di testo o telefonate.
Le sfide delle soluzioni tradizionali
In generale, i sistemi tradizionali non riescono più a tenere il passo con la rapidità e la sofisticazione del cyber crime, che sfrutta le debolezze della psicologia umana in modi sempre più ingegnosi. Ad esempio, gli attacchi di phishing imitano in modo sempre più convincente comunicazioni ufficiali, come e-mail bancarie o notifiche di spedizione, ingannando anche gli utenti più attenti.
“Gli strumenti in commercio tendono a concentrarsi su aspetti specifici della sicurezza, come il blocco di malware o la prevenzione delle intrusioni – spiega Sergio Manidi, Country Manager Italia di Ingecom Ignition, Value Added Reseller specializzato in soluzioni di cybersecurity IT, OT/ICS, IoT e cyber intelligence -. Manca un approccio più olistico e integrato capace di considerare il comportamento umano come un fattore critico di rischio. Un antivirus, ad esempio, può rilevare e bloccare software dannosi, ma non può impedire a un dipendente di cliccare su un link di phishing ben camuffato. Allo stesso modo, i firewall possono proteggere la rete da intrusioni esterne, ma non possono prevenire l’uso di password deboli o la condivisione involontaria di dati sensibili di un utente. Per affrontare queste sfide, è essenziale adottare un approccio integrato e olistico allo Human Risk Management, utilizzando una piattaforma incentrata su uno Human Risk Management potenziato dall’Intelligenza Artificiale, che consente di presidiare il rischio informatico garantendo un approccio integrato, dinamico e continuo».
Con un approccio best of breed Ingecom Ignition – società che fa parte del gruppo Exclusive Networks che con uffici a Bilbao, Madrid, Lisbona e Milano, copre Spagna, Italia e Portogallo – offre soluzioni comprovate e approvate agli integratori di sistemi e reti di sicurezza, mantenendo un contatto costante con le nuove tecnologie per applicare rapidamente le evoluzioni tecnologiche ai propri clienti. La società ha firmato un accordo di distribuzione con Mimecast, che presidia la postura della sicurezza informatica, gestendo anche il fattore di rischio umano.
Human Risk Management as a platform: che cos’è e perché fa la differenza
Soluzione di Human Risk Management as a Platform, la visibilità e l’integrazione offerta da Mimecast consente alle imprese di quantificare i fattori di attacco, misurando la frequenza e la gravità delle minacce in ingresso. La dashboard Human Risk della piattaforma massimizza il livello di visibilità e comprensione, assegnando un punteggio di rischio agli utenti per consentire ai team di sicurezza di identificare le vulnerabilità e intervenire con azioni correttive tempestive per formare le persone e mantenere integra la postura della sicurezza informatica aziendale.
«Mimecast HRM è una piattaforma in cloud basata su un motore di rischio – conclude Manidi – che abilita modalità di controllo preventive e azioni dirette che mitigano il rischio associato al comportamento umano, come un clic errato su un link, l’apertura di un allegato malevolo o la condivisione involontaria di un documento. Utilizzando un cruscotto centralizzato, i responsabili IT e gli addetti alla sicurezza possono quantificare i fattori di attacco misurando la frequenza e la gravità delle minacce in ingresso, azionando piani per analizzare i tentativi di phishing in arrivo, i malware bloccati, i contenuti web dannosi caricati dai siti web visitati e altro ancora. Un altro grande valore aggiunto della piattaforma è Mimecast Engage che consente di personalizzare il percorso di formazione focalizzandosi sul singolo utente per creare un piano di sensibilizzazione e di crescita a lui dedicato».
I vantaggi di Mimecast Human Risk Management
L’adozione di un approccio sistematizzato allo Human Risk Management proposto da Ingecom Ignition offre diversi vantaggi chiave:
- Visibilità: una dashboard completa e intuitiva copre l’intero fronte di rischio, consentendo alle imprese un approccio predittivo alle minacce in evoluzione.
- Analisi: con l’integrazione di dati provenienti da diverse fonti, le piattaforme HRM aiutano a incrociare il rischio tecnologico con quello umano per ottenere informazioni più dettagliate e azionabili.
- Azione: Mimecast HRM usa l’intelligenza artificiale per garantire che le minacce vengano rilevate ed eliminate tempestivamente, consentendo un processo decisionale preciso e proattivo.
Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Ingecom