Il dato rappresenta il patrimonio più prezioso per qualsiasi azienda, pertanto deve essere tutelato e gestito correttamente. Tuttavia, non sempre le infrastrutture IT, costruite negli anni e in alcuni casi ormai obsolete, si rivelano all’altezza del compito.
Ecco perché il datacenter va ripensato secondo nuove logiche architetturali e con il supporto delle ultime tecnologie, affinché possa garantire un utilizzo efficace e sicuro delle informazioni, all’insegna della business continuity.
Tutto ciò alla luce di un contesto drammatico in termini di stabilità economica e sicurezza informatica. Gli ultimi dati del Rapporto Clusit riferiti al 2021, segnalavano una crescita degli attacchi pari al 10% rispetto all’anno precedente, ma soprattutto un forte aumento nella severità.
Gold Partner certificato di Dell Technologies, Quantico, consulente per progetti di innovazione a 360 gradi, aiuta le piccole e medie aziende italiane a ridisegnare il datacenter per assicurare un’adeguata protezione e disponibilità delle informazioni.
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La visione di Quantico in ambito sicurezza
«A fronte di minacce che crescono in numero e sofisticazione – dichiara Ugo Viti, co-fondatore della società – i clienti hanno la necessità di affinare le strategie per la protezione delle risorse It. L’adozione di soluzioni specifiche come i firewall è fondamentale per garantire la sicurezza delle infrastrutture, ma con il proliferare dello smartworking e delle architetture distribuite, servono tecnologie evolute per la gestione degli accessi. Ad esempio, tra le buone pratiche di sicurezza, i sistemi per l’autenticazione multi-fattore stanno diventando sempre più richiesti, perché permettono di ridurre drasticamente il rischio di esposizione degli asset aziendali».
Alla richiesta di tecnologie specifiche per la sicurezza, Quantico risponde con un approccio consulenziale di più ampio respiro, tracciando un percorso di evoluzione dell’intera infrastruttura It.
«Non siamo una security company – afferma Viti -, ma la protezione del patrimonio It aziendale rappresenta una priorità. Quando avviamo un nuovo progetto per il ridisegno delle infrastrutture o, in particolare, per il miglioramento della data protection e della business continuity, eseguiamo un’analisi approfondita della situazione esistente, valutando innanzitutto l’esposizione dei servizi aziendali e gli attuali livelli di sicurezza».
Alla fase di assessment segue la proposta tecnologica. «L’analisi preliminare – continua Viti – permette sia di identificare le possibili soluzioni migliorative, ad esempio l’introduzione di un firewall tecnologicamente più avanzato, sia di comprendere se i servizi esposti possono essere gestiti diversamente. In quest’ultimo caso, l’obiettivo è ridurre al minimo la superficie di attacco e quindi la vulnerabilità dell’azienda rispetto alle minacce informatiche».
In una concezione olistica della security, come precisa Viti, Quantico supporta anche la realizzazione di iniziative specifiche per la protezione dei clients e degli endpoints, attraverso l’implementazione di software per la sicurezza e la prevenzione delle intrusioni.
Ottimizzare le infrastrutture per la sicurezza del dato
Tuttavia, l’evoluzione del datacenter in ottica di affidabilità e resilienza rimane tra le principali focalizzazioni dell’azienda con riferimento all’ambito della sicurezza (nel senso più ampio del termine).
Quantico infatti è specializzata nello sviluppo di progetti per la protezione dei dati, il disaster recovery e la continuità operativa.
«La prevenzione delle minacce – afferma Viti – è fondamentale, ma purtroppo gli attacchi possono andare a segno. In caso di incidente, la preoccupazione principale delle aziende è capire quando e come possono essere ripristinati i sistemi. Le interruzioni di servizio, infatti, causano ingenti perdite economiche dovute al mancato guadagno ma anche considerevoli danni all’immagine. Ecco perché è fondamentale avvalersi di soluzioni con funzionalità avanzate di backup, replica e storage snapshot, che garantiscono alte prestazioni in termini di RTO (Recovery Time Objective) e RPO (Recovery Point Objective). La nostra scelta è stata affidarci ai sistemi di Dell Technologies, che utilizziamo per le iniziative di evoluzione del datacenter e business continuity».
Il progetto di Safimet per infrastrutture ridondate always-on
Safimet, realtà industriale in rapido sviluppo nel settore della Raffinazione Metalli, rappresenta un esempio concreto dell’approccio maturato da Quantico nello sviluppo di progetti finalizzati ad aumentare la sicurezza dei dati e la resilienza delle infrastrutture.
«La principale esigenza del cliente – racconta Viti – era disporre di un datacenter affidabile, capace di ridurre al minimo il rischio di interruzioni operative e perdita dei dati, così da limitare i possibili danni economici. Abbiamo quindi rinnovato l’intera infrastruttura It adottando standard tecnologici avanzati e soluzioni certificate Dell, per consentire una risposta efficace al crescente volume di operazioni e informazioni da gestire».
Oltre all’ammodernamento del datacenter di produzione, il progetto ha visto la realizzazione di un’architettura ad alta affidabilità per la business continuity.
«Per garantire la protezione dei dati – precisa Viti – e un rapido ripristino dell’operatività in caso di interruzione, sono stati implementati due ambienti separati dal sito principale e appositamente dedicati al Disaster Recovery».
Altri elementi progettuali, contribuiscono ad assicurare la continuità di servizio. Per ognuno dei componenti hardware Dell Emc, infatti, Quantico garantisce il servizio di assistenza certificato, che assicura la riparazione direttamente dal produttore in tempi ridotti.
Inoltre, per aumentare il numero di RPO, uno dei server dell’infrastruttura è interamente dedicato alla strategia di replica. Infine, il piano di recovery dei dati attraverso backup fisico su unità a nastro (backup off-line) garantisce massima tutela in caso di attacchi informatici.
«Grazie alla ridondanza e all’alta affidabilità dei sistemi, al supporto diretto offerto dal vendor, all’efficace gestione del backup – conclude Viti -, i servizi digitali e l’operatività di Safimet sono avulse dal rischio di interruzione, anche in caso di incidenti gravi. L’infrastruttura è assolutamente resiliente e always-on».
Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Quantico