LA GUIDA OPERATIVA

La formazione in cyber security è essenziale per tutti: il kit di sopravvivenza digitale

Una corretta formazione permette di costruire un kit di sopravvivenza digitale contenente il più importante bene da portare sempre con sé: la conoscenza. Nessuno, infatti può difendersi da qualcosa che ignora e non conosce: comprendere e applicare le giuste conoscenze contribuisce alla nostra sicurezza

Pubblicato il 06 Giu 2023

Vincenzo Lena

Swascan Cyber Academy Trainer

Formazione cyber security kit di sopravvivenza

La formazione in ambito di cyber security non è più una necessità o attività legata esclusivamente al mondo delle aziende, ma un’esigenza che sempre più spesso assume carattere di utilità e di urgenza anche per l’utente nella sua vita privata.

La forte crescita, soprattutto negli ultimi anni, della dipendenza dalle tecnologie e l’aumento delle minacce informatiche richiedono, da parte dell’utente, consapevolezza dei rischi che possono correre e contezza delle competenze imprescindibili per proteggere i propri dati e la propria privacy online.

Questo non significa trasformare tutti in esperti di cyber security, ovviamente, ma far comprendere l’importanza di maturare e acquisire quelle conoscenze necessarie per garantire la propria sicurezza, quella dei propri familiari, della nostra azienda o attività lavorativa.

La formazione alla cyber security è un investimento che ritorna

I nostri punti deboli sfruttati dai cyber criminali

I dati, infatti, nostri e dei nostri contatti personali e professionali, rappresentano una preda, spesso facile e “appetibile”, per i cyber criminali. L’utente medio è spesso la scelta preferita dall’attaccante per diverse ragioni, riconducibili a:

  1. Imprudenza: gli utenti spesso adottano comportamenti rischiosi online, come aprire allegati o link sospetti nelle e-mail, effettuare il download di software fa fonti non legittime o l’utilizzo di password deboli e facilmente indovinabili. Questi comportamenti rendono gli utenti vulnerabili agli attacchi informatici e alle violazioni della sicurezza.
  2. Poca protezione dei dispositivi: l’utente medio potrebbe non avere le conoscenze o le competenze necessarie per proteggere adeguatamente i propri dispositivi che utilizza quotidianamente, come computer, smartphone o tablet. Ad esempio, se ormai risulta consolidata l’operazione di installazione di software anti-malware sul proprio computer, meno frequente è la sua presenza sui dispositivi mobile. Questa mancanza di protezione rende più facile per i cyber criminali accedere a tali strumenti.
  3. Bassa percezione del pericolo: anche se gli utenti medi non sempre sono obiettivi specifici dei cyber criminali, rappresentano un vasto target di potenziali vittime. I cyber criminali possono trarre vantaggio dalla bassa percezione che molti hanno della pericolosità di azioni avventate o effettuate senza le dovute attenzioni, sottovalutando o addirittura ignorando la possibilità di rimanere vittima di un possibile attacco.

In uno scenario simile risulta necessario imparare a “convivere” con tali minacce in modo attivo e non certo passivo. Abbiamo gli strumenti per proteggerci e difenderci in modo adeguato: maturando e adottando un nostro kit di “sopravvivenza” digitale.

Formazione in cyber security: il kit di sopravvivenza

È fondamentale sottolineare che l’utente, infatti, può ricorrere a misure per proteggersi al meglio. La formazione in cyber security, la comprensione di pratiche di sicurezza e l’utilizzo di strumenti di protezione adeguati possono contribuire a ridurre la probabilità le conseguenze di un attacco informatico.

Alcuni punti chiave che spiegano l’importanza della formazione e degli elementi che dovrebbero far parte del bagaglio culturale di ognuno di noi sono:

  1. Consapevolezza delle minacce: la formazione in cyber security aiuta le persone a comprendere le diverse minacce informatiche di cui possono rimanere vittima, come ad esempio i malware, il phishing, gli attacchi ransomware o il furto di identità digitale. Essere consapevoli di tali minacce e di come vengono attuate, consente agli utenti di riconoscere eventuali segnali di avvertimento e di adottare misure preventive adeguate a evitare di cadere nelle trappole di criminali informatici.
  2. Protezione dei propri dati personali: l’utente condivide spesso una vasta quantità e tipologia di informazioni personali online, come dettagli bancari, informazioni di contatto o dati sensibili. La formazione in cyber security insegna l’importanza di proteggere tali dati e fornisce le competenze necessarie per utilizzare in modo sicuro strumenti e servizi digitali. Questo può comprendere l’apprendimento di tecniche per l’utilizzo di password sicure, l’uso di software antivirus e firewall e le regole principali (best practice) per navigare nel web in modo più consapevole.
  3. Protezione dalle frodi finanziarie: la formazione in cyber security aiuta a prevenire le frodi finanziarie online, come il furto di carte di credito o l’accesso non autorizzato ai conti bancari. Gli utenti possono imparare a identificare siti web e-mail o sms sospetti, a utilizzare reti Wi-Fi pubbliche in modo sicuro e a evitare di condividere informazioni finanziarie sensibili con fonti non affidabili o legittime.
  4. Difesa della propria privacy: la privacy online è diventato un tema sempre più cruciale, soprattutto in questi ultimi anni. La formazione in cyber security aiuta le persone a comprendere le conseguenze di una condivisione indiscriminata o poco attenta di informazioni personali sui social media, sui siti web o in altre piattaforme online. Gli utenti possono imparare a gestire correttamente le opzioni di privacy e sicurezza sui loro account, a rivedere e controllare le modalità di autenticazione e autorizzazioni delle proprie app e a proteggere la propria identità digitale.
  5. Tutela della propria azienda e il proprio posto di lavoro: la mancanza di conoscenza, come detto, rende l’utente, in questo caso il lavoratore, un soggetto facile da colpire, per un cyber criminale non è sempre semplice superare i sistemi di difesa di un’azienda, risulta più facile compromettere i dispositivi personali di un dipendete e utilizzarlo come un “cavallo di troia” moderno. Scegliere di usarlo per scalfire le difese della struttura lavorativa e compromettere la sicurezza aziendale, con danni spesso devastanti, a tal punto da poter mettere a rischio anche posti di lavoro. La formazione fornisce quelle conoscenze e strumenti utili per evitare di essere “usati” come veicoli di un attacco e poter riconoscere quei campanelli d’allarme che indicano una possibile compromissione dei nostri dispositivi o tentativi di compromissione.
  6. Responsabilità sociale: la formazione in cybersecurity promuove una maggiore consapevolezza in materia responsabilità sociale nell’utilizzo della tecnologia. Con le opportune conoscenze, si può evitare di diventare involontariamente dei “burattini” nelle maini di criminali informatici, ed essere usati per attacchi informatici, come l’inserimento di malware nei sistemi di altre persone. Essere consapevoli delle conseguenze delle proprie azioni online può contribuire a creare una comunità digitale più sicura e resiliente.

Conclusioni

La formazione in ambito di cyber security per l’utente medio è essenziale per proteggere i dati personali, prevenire le minacce informatiche, tutelare la propria privacy, evitare conseguenze indesiderate e gestire al meglio una situazione di “pericolo”.

Investire nella formazione in cyber security offre agli utenti le competenze necessarie per navigare e utilizzare i dispositivi digitali in modo più sicuro.

Una corretta formazione permette di costruire un kit di sopravvivenza digitale contenente il più importante bene da portare sempre con sé: la conoscenza. Nessuno, infatti può difendersi da qualcosa che ignora e non conosce, comprendere e applicare le giuste conoscenze contribuisce in modo profondo alla nostra sicurezza.

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