I numeri

Ma quanto ci costano i data breach? Facciamo un po’ di conti

Dati alla mano, paese per paese, vediamo come impatta una violazione dei dati e cosa ci attende nel 2024. Ma ora le aziende stanno puntando su strategie innovative per proteggere i propri asset digitali

Pubblicato il 23 Feb 2024

Federica Maria Rita Livelli

Business Continuity & Risk Management Consultant, BCI Cyber Resilience Committee Member, CLUSIT Scientific Committee Member, ENIA Comitato Scientifico

Notifica data breach ransomware vademecum

In un contesto sempre più erratico e caratterizzato da un processo di digitalizzazione e innovazione spinto dall’Artificial Intelligence è necessario avere implementato solide strategie di cyber security per contrastare i continui cyber attack.

Tuttavia, le violazioni dei dati sono in aumento. Ma qual è il costo di una violazione dei dati e cosa ci attende nel 2024?

Scenario & postura resiliente vs. cyber attack

In un contesto dove le minacce informatiche sono costantemente in mutamento, diventa progressivamente più arduo per le organizzazioni salvaguardare i propri dati e sistemi senza l’adozione di strategie efficaci di gestione della superficie di attacco o di gestione del rischio associato alle terze parti.

Le organizzazioni o i settori maggiormente esposti al rischio di attacchi informatici necessitano di comprendere le modalità per proteggere le proprie risorse digitali, considerando che, in assenza di tali misure, potrebbero incorrere in perdite milionarie dovute a danneggiamenti, furto di dati, compromissione della reputazione e molto altro, il cui costo finale può essere solo quantificato nel tempo.

A tal proposto, è interessante analizzare i vari report pubblicati recentemente sulla materia per comprendere meglio il rischio un’organizzazione potrebbe dover affrontare nel mondo digitale di oggi. E precisamente :

  • IBM Cost of a Data Breach 2023
  • Crowdstrike 2023 Global Threat Report
  • Verizon 2023 Data Beach Investigations Report

E-mail dei dipendenti, dal Garante privacy nuove indicazioni sulla conservazione dei metadati: gli impatti

Approfondimenti sulle violazioni dei dati nel 2024

Di seguito quanto si evince dai report sopra riportati in termini di violazione dei dati:

  • Il costo medio di una violazione dei dati ha raggiunto i 4,45 milioni di dollari nel 2023 (Fonte: IBM Cost of a Data Breach Report 2023) – Si è registrato un aumento del 2,3% rispetto al 2022 di 4,35 milioni di dollari. Di fatto, dal 2020, il costo medio di una violazione dei dati è aumentato del 15,3% da 3,86 milioni di dollari e, sulla base di questo trend, si ritiene che i costi raggiungeranno i 5 milioni di dollari entro i prossimi anni.
  • Il malware e gli attacchi distruttivi hanno rappresentato il 24% e il 25% di tutti gli attacchi informatici (Fonte: IBM Cost of a Data Breach Report 2023) – I costi e i danni causati da attacchi malware sono stati in media di 5,24 milioni di dollari, mentre i costi da attacchi distruttivi hanno raggiunto i 5,13 milioni di dollari. Questi due tipi di attacchi hanno rappresentato la percentuale maggiore di tutti gli attacchi dannosi in più di 500 organizzazioni studiate da IBM e Ponemon Institute. Inoltre, mentre gli attacchi malware possono avere una serie di obiettivi, come il furto di dati o l’estorsione, gli attacchi distruttivi hanno il solo scopo di distruggere dati, paralizzare i sistemi o causare danni irreversibili. Gli aggressori Nation-state o state-sponsored sono, di solito, gli attori degli attacchi distruttivi che sfruttano vulnerabilità zero-day, malware distruttivi o ransomware.
  • Occorrono 84 secondi da una violazione iniziale del sistema da parte di un criminali informatici per effettuare un altro movimento laterale (Fonte: CrowdStrike 2023 Global Threat Report) – Bastano solo 84 secondi perché un criminale informatico si sposti lateralmente su un altro sistema. Di fatto, sebbene molte organizzazioni possano concentrare i loro sforzi sulla prevenzione delle violazioni, sembrerebbe che molte di esse non dispongano di forti politiche di controllo degli accessi o di segmentazione della rete interna. Ciò significa che i criminali informatici, che sono in grado di ottenere l’accesso non autorizzato ai sistemi, una volta entrati, hanno inizialmente libero roaming.
  • I criminali utilizzano sempre meno il malware per ottenere l’accesso ai sistemi (Fonte: CrowdStrike 2023 Global Threat Report) – Nel Global Threat Report 2023 di Crowdstrike, solo il 29% dei rilevamenti di violazioni ha riguardato malware nel 2022, in calo rispetto al 38% del 2021. Ciò suggerisce che i criminali informatici stanno utilizzando più metodi per rubare credenziali valide ed eseguire exploit di vulnerabilità per ottenere l’accesso ai sistemi. Inoltre, i criminali informatici sono avvantaggiati anche dalle scarse capacità di rilevamento e ai tempi di risposta delle organizzazioni per portare a termine i loro attacchi.
  • Le organizzazioni che investono in servizi o strumenti di rilevamento delle violazioni dei dati AI per l’automazione o la sicurezza hanno costi di violazione dei dati inferiori e cicli di vita delle violazioni più brevi (Fonte: IBM Cost of a Data Breach Report 2023) – Le organizzazioni che utilizzano servizi di rilevamento automatico o sistemi di AI per il rilevamento delle violazioni hanno registrato:
    1. una media di 1,76 milioni di dollari in meno di costi di violazione dei dati rispetto alle aziende che non li utilizzano.
    2. un ciclo di vita della violazione più breve – di circa 108 giorni – che include il rilevamento iniziale della minaccia, il contenimento e la risoluzione dall’inizio alla fine.
  • Le organizzazioni che non hanno coinvolto le forze dell’ordine negli attacchi ransomware hanno registrato costi e cicli di vita delle violazioni più elevati (Fonte: IBM Cost of a Data Breach Report 2023) – Le organizzazioni colpite da un attacco ransomware, ma che hanno scelto di non coinvolgere le forze dell’ordine, hanno subito, in media, un aumento di 470.000 dollari di costi e danni e 33 giorni aggiuntivi nel ciclo di vita della violazione, rispetto a quelle che hanno scelto di non denunciare l’attacco e che corrispondono al 37% del totale delle organizzazioni colpite.
  • I costi di violazione dei dati più elevati (Fonte: IBM Cost of a Data Breach Report 2023) – Il settore sanitario ha registrato i costi di violazione dei dati più elevati nel 2023, raggiungendo una media di 10,93 milioni di dollari. Di seguito i primi cinque settori con i costi medi più alti in USD – settore sanitario incluso) sono stati:
    1. Settore sanitario – $ 10.93 milioni
    2. Dati finanziari – $ 5.9 milioni
    3. Prodotti farmaceutici – 4,82 milioni di dollari
    4. Energia – 4,78 milioni di dollari
    5. Industriale – 4,73 milioni di dollari
  • Le infrastrutture critiche hanno registrato in media 5,04 milioni di dollari di costi di violazione dei dati, mentre gli altri settori hanno registrato una media di 3,78 milioni di dollari (Fonte: IBM Cost of a Data Breach Report 2023) – Le infrastrutture critiche hanno naturalmente costi di violazione dei dati più elevati a causa del tipo di informazioni e dati che gestiscono. Di fatto, i primi cinque settori con i costi più elevati per le violazioni dei dati sono stati tutti nei settori Infrastrutture Critiche, che includono sanità, finanza, energia e altro ancora (vedere sopra). I settori che non rientrano nelle Infrastrutture Critiche includono in genere settori come i beni di consumo, alimentare/bevande o i viaggi/turismo.
  • L’82% delle violazioni si è verificato nell’ambiente cloud, con il 39% delle violazioni della sicurezza cloud che si estende su più ambienti (Fonte: IBM Cost of a Data Breach Report 2023) – Interessante notare che l’82% di tutte le violazioni dei dati ha riguardato dati archiviati nel cloud, pubblici o privati, e il 39% di queste violazioni ha riguardato più ambienti. Inoltre, le violazioni della sicurezza del cloud sono state fortemente correlate a costi più elevati per le violazioni dei dati, poiché le aziende impiegavano più tempo per identificarle e contenerle.

È doveroso sottolineare che, quando si è verificata una violazione in più ambienti, i costi medi hanno raggiunto i 4,75 milioni di dollari.

È anche importante notare che le violazioni che si sono verificate nello spazio cloud pubblico sono state, in media, di circa 4,54 milioni di dollari, il 17% in più rispetto alle violazioni che si sono verificate negli ambienti di storage pubblici o on-premise, pari a 3,98 milioni di dollari.

  • I cicli di vita delle violazioni contenuti entro 200 giorni hanno avuto un costo medio di 3,93 milioni di dollari, mentre i cicli di vita delle violazioni che sono durati più di 200 giorni hanno avuto un costo medio di 4,95 milioni di dollari (+23%) (Fonte: IBM Cost of a Data Breach Report 2023) – Duecento giorni è stato il punto di partenza per la maggior parte dei cicli di vita delle violazioni dei dati. Le organizzazioni colpite da una violazione dei dati – che sono state in grado di identificare, contenere e risolvere rapidamente – hanno registrato un costo di violazione dei dati molto inferiore rispetto alle aziende che hanno impiegato più di 200 giorni per risolvere i loro problemi. I cicli di vita delle violazioni che durano più di 200 giorni hanno, di fatto, avuto una media di 4,95 milioni di dollari di costi di violazione dei dati, che rappresentano quasi il 23% in più di costi riferiti alle violazioni con un ciclo di vita entro i 200 giorni e pari a un costo medio di 3,93 milioni di dollari.
  • Il ciclo di vita medio della violazione è stato di 277 giorni nel 2023 (Fonte: IBM Cost of a Data Breach Report 2023) – Nel 2023, il tempo medio per identificare una violazione è stato di 204 giorni. Il tempo medio per contenere una violazione nel 2023 è stato di 73 giorni, portando il ciclo di vita totale della violazione a 277 giorni. Anche il ciclo di vita medio delle violazioni nel 2022 è stato di 277 giorni, con una variazione del +0%. Per la cronaca, l’anno medio più alto del ciclo di vita delle violazioni è stato nel 2021, con una media di 281 giorni.
  • Le organizzazioni più grandi hanno registrato una diminuzione dei costi delle violazioni dei dati nel 2023, mentre le organizzazioni più piccole hanno registrato un aumento significativo dei costi delle violazioni dei dati (Fonte: IBM Cost of a Data Breach Report 2023) – Le organizzazioni più grandi (>5000 dipendenti) dispongono, in genere, di programmi di sicurezza più consolidati e risultano più attrezzate nel gestire eventuali violazioni dei dati e sarà sempre più difficile per i criminali informatici rubare o compromettere i loro dati. Dal rapporto di IBM si evince, infatti, che le aziende con almeno 10.000 dipendenti hanno registrato un calo dei costi compreso tra l’1 e il 2%. Dal report si evince che i criminali informatici stanno spostando la loro attenzione sulle piccole o medie imprese (<5000 dipendenti) che non sono così ben protette e hanno maggiori probabilità di essere violate. Le organizzazioni con 500-5000 dipendenti hanno, di fatto, registrato un aumento di almeno il 20% dei costi delle violazioni dei dati rispetto al 2022.
  • Il tipo più comune di dati rubati o compromessi è stato il Customer Personal Identifiable Information – PII (IBM Cost of a Data Breach Report 2023) – I primi cinque tipi di dati che sono stati rubati o compromessi nel 2023 sono stati:
    1. PII del cliente
    2. PII dei dipendenti
    3. Proprietà intellettuale (PI)
    4. Dati dei clienti (non PII)
    5. Dati societari
  • Il 74% delle violazioni della sicurezza ha coinvolto un elemento umano (Fonte: Verizon Data Breach Investigations Report 2023) – La stragrande maggioranza delle violazioni della sicurezza coinvolge un elemento umano, i.e. l’errore umano, le credenziali rubate, l’uso improprio dei privilegi o l’ingegneria sociale.
  • Le credenziali rubate/compromesse (15%) e il phishing (16%) sono stati i due vettori di attacco più comuni nel 2023 (Fonte: IBM Cost of a Data Breach Report 2023) – Le violazioni che utilizzano credenziali rubate o compromesse hanno richiesto in media 328 giorni per essere identificate e contenute, seguite da insider dannosi (308 giorni) e ingegneria sociale (298 giorni).
  • Oltre il 32% degli incidenti di Log4shell si è verificato entro i primi 30 giorni dal suo rilascio (Fonte: Verizon Data Breach Investigations Report 2023) – Sebbene la vulnerabilità di Log4shell sia stata un grave incidente globale che ha colpito molte grandi organizzazioni, la maggior parte delle vulnerabilità di Log4j sono state corrette e non hanno interessato molte organizzazioni negli ultimi due anni. Tuttavia, a causa dell’uso diffuso delle applicazioni Log4j, molti esperti ritengono che sarà ancora una vulnerabilità prevalente per gli anni a venire.
  • L’attività degli hacktivisti è cresciuta in modo significativo negli ultimi due anni e continuerà ad aumentare (Fonte: Crowdstrike 2023 Global Threat Report) – Dall’inizio della guerra in Ucraina alla fine del 2022, Crowdstrike ha riscontrato un aumento significativo dell’attività di hacktivisti proveniente dalla Russia e che ha colpito diversi paesi in tutto il mondo. È doveroso evidenziare che nel 2023 ci sono state anche diverse segnalazioni o incidenti provenienti da Taiwan che hanno confermato il coinvolgimento della Cina o di suoi affiliati in molti attacchi hacktivist.
  • Il principale vettore di attacco per gli attacchi ransomware è l’e-mail (Verizon Data Breach Investigations Report 2023) – Quasi il 35% degli attacchi ransomware ha avuto origine da un account e-mail che è stato violato. Ovvero, l’attacco via e-mail coinvolge un utente ignaro che apre ed esegue il malware da solo. Inoltre, gli altri due vettori di attacco più diffusi sono: la condivisione del desktop e le applicazioni Web.

Proteggere le aziende dai data breach: la gestione di emergenze cyber e continuità operativa

I costi dei data breach per Paese

Da quanto si evince dal report IBM Cost of a Data Breach Report 2023, gli Stati Uniti hanno registrato i costi di violazione dei dati più elevati al mondo. Ciò è probabilmente dovuto a causa della ricchezza delle organizzazioni, dell’economia e della quantità di dati gestiti negli Stati Uniti.

Inoltre, il report rivela che, nell’area Medio Oriente, nel 2022, il costo medio per violazione dei dati era pari a 6,46 milioni di dollari. Cifra che è salita a 8,07 milioni di dollari nel 2023, registrando un incremento di quasi il 20%.

Di seguito la classifica dei primi cinque Paesi/Aree geografiche che hanno registrato i costi più elevati per le violazioni dei dati, e precisamente:

  1. Stati Uniti – 9.48 milioni di dollari
  2. Medio Oriente – 8,07 milioni di dollari
  3. Canada – 5,13 milioni di dollari
  4. Germania – 4,67 milioni di dollari
  5. Giappone – 4,52 milioni di dollari

È doveroso sottolineare che il costo medio di un attacco informatico risulta elevato non solo a causa della compromissione di dati e informazioni, ma anche per l’impatto prolungato che esso esercita sull’intero tessuto organizzativo dell’azienda, sia nel breve che nel medio termine.

Gli attacchi informatici possono infatti interrompere o rallentare le operazioni aziendali, e un sistema informatico inattivo significa un’azienda che, in tutto o in parte, si trova in una situazione di stallo.

Inoltre, i dati rubati, che comprendono informazioni personali di dipendenti o clienti, rappresentano un ulteriore costo. Senza trascurare le spese necessarie per il ripristino dei danni, come la ricostruzione delle reti, che richiede interventi tecnici specifici non sempre alla portata dei team IT di piccole e medie imprese.

Nel caso degli attacchi ransomware, che impediscono l’accesso a sistemi e dati fino al pagamento di un riscatto, alcune aziende finiscono per pagare la somma richiesta. È importante ricordare, tuttavia, che cedere al pagamento non garantisce la risoluzione del problema e, inoltre, fornisce risorse economiche agli hacker, sostenendo di fatto l’economia del crimine informatico. Di fatto, si stima che ogni riscatto pagato finanzi altri nove attacchi di questo tipo.

Non va infine trascurato l’onere derivante da sanzioni e costi legali in caso di violazioni dei dati. Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea attribuisce alle imprese l’obbligo di tutelare i dati degli utenti e di segnalare tempestivamente eventuali violazioni. La mancata osservanza di queste normative può portare al pagamento di multe significative e al sostenimento di spese legali rilevanti.

Cosa succede in Italia

Dal report si evince che l’Italia ha registrato, nel 2023, un costo complessivo delle violazioni di dati pari a 3,55 milioni di euro, in crescita vs. 3,03 milioni di euro nel 2021.

Inoltre, in media, sono necessari 235 giorni per rilevare e neutralizzare una minaccia informatica, con 174 giorni impiegati per individuare una violazione e 61 giorni per arginarla.

Ciò rappresenta una riduzione di 15 giorni rispetto alla media italiana del 2022, che era di 250 giorni. Un risultato che guadagna ulteriore interesse se confrontato con i dati pre-covid del 2019, quando erano necessari 283 giorni in totale, i.e. 213 per l’identificazione e 70 per il contenimento.

È interessante notare come in Italia, le organizzazioni che hanno adottato in modo intensivo l’intelligenza artificiale (AI) e l’automazione hanno evidenziato un periodo di gestione delle violazioni dei dati significativamente ridotto di 112 giorni rispetto a quelle che non hanno implementato queste tecnologie, (i.e. 199 giorni vs. 311).

Inoltre, le organizzazioni che hanno integrato l’AI e l’automazione nella loro sicurezza informatica hanno riscontrato costi medi per violazione dei dati notevolmente inferiori, con una riduzione di quasi 1,56 milioni di euro (da 4,53 milioni a 2,97 milioni di euro), rappresentando il più elevato risparmio sui costi rilevato nello studio di IBM.

Nonostante ciò, considerando che circa il 38% delle organizzazioni italiane non ha ancora adottato l’AI e l’automazione nei propri sistemi di sicurezza, rimangono ampi margini di miglioramento per accelerare il rilevamento e la risposta alle minacce e per abbattere ulteriormente i costi legati alle violazioni.

Che cosa ci attende nel 2024

Il cybercrime, secondo quanto afferma la società di ricerche americana Cyber security Ventures, costerà al mondo 9,5 trilioni di dollari nel 2024, posizionandolo come la terza economia mondiale, dopo Stati Uniti e Cina.

Di seguito un’analisi dei costi globali dei danni da criminalità informatica previsti da Cyber security Ventures nel 2024:

  1. 9,5 trilioni di dollari all’anno
  2. 793 miliardi di dollari al mese
  3. 182,5 miliardi di dollari a settimana
  4. 26 miliardi di dollari al giorno
  5. 1 miliardo di dollari l’ora
  6. 18 milioni di dollari al minuto
  7. 302,000 USD al secondo

Inoltre, sempre secondo Cybersecurity Ventures, assisteremo ad un aumento considerevole dei costi finanziari scaturiti dai vari attacchi, con stime che indicano una crescita annua del 15% dei costi globali dei danni causati dalla criminalità informatica nei prossimi due anni, raggiungendo i 10,5 trilioni di dollari all’anno entro il 2025.

Ne consegue che le organizzazioni dovranno adottare sempre più una strategia di difesa a più livelli per proteggersi dalle minacce informatiche(i.e.: Managed Detection and Response, Cyber Threat Intelligence, Patching, vulnerability assessment, Zero-Trust, SASE, ecc), oltre a continuare a educare i dipendenti e preparare i piani di risposta agli incidenti ed esercitarli periodicamente.

Ovvero, si tratta di acquisire una consapevolezza continua del panorama delle minacce, attraverso un approccio proattivo, disciplinato, quanto mai necessario in un panorama normativo che si basa sempre più su un approccio risk-based e resilience-based e che presuppone l’implementazione dei principi di Risk Management, Business Continuity e Cybersecurity.

Conclusioni

Con l’incremento del costo finanziario legato agli attacchi informatici e al moltiplicarsi dei data breach, le aziende stanno prendendo sempre più coscienza dell’importanza cruciale di adottare misure di sicurezza informatica efficaci.

La lotta alla cyber criminalità necessita di un approccio olistico che integri tecnologie avanzate, educazione e formazione costante dei dipendenti, oltre a un’attività proattiva di identificazione delle minacce.

Di fronte a minacce in costante evoluzione, le aziende stanno puntando su strategie innovative per proteggere i propri asset digitali, garantire la continuità operativa e mitigare le potenziali perdite finanziarie derivanti da incidenti informatici.

Il contesto della sicurezza informatica è in rapido cambiamento, e per questo le aziende devono restare allerta, flessibili e collaborative, al fine di anticipare e contrastare efficacemente le azioni dei cyber criminali.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 5