SOLUZIONI DI SICUREZZA

Managed Detection and Response: cos’è, a cosa serve e i benefici per le PMI

Utilizzare un sistema di Managed Detection and Response offre notevoli vantaggi nell’ambito della strategia per la resilienza delle PMI. Ecco cos’è, a cosa serve e quali benefici può apportare alle imprese l’utilizzo di un MDR

Pubblicato il 25 Mag 2021

Alessia Valentini

Giornalista, Cybersecurity Consultant e Advisor

Managed Detection and Response

A causa di uno scenario della minaccia continuamente mutevole e progressivamente pericoloso per le aziende, tale da aver portato il valore del danno a livello globale pari a due volte il PIL italiano (Fonte Clusit), le imprese non possono rimandare l’implementazione di prassi di sicurezza informatica, in favore della resilienza.

Il vantaggio non riguarda solo la protezione della propria continuità operativa, ma anche la capacità di poter continuare a competere nei mercati nazionali e internazionali. Raggiungere la cyber resilienza significa identificare le attività critiche, gli scenari dei rischi più probabili e implementare appropriate capacità di rilevare eventi di sicurezza sospetti o anomali in tutti gli ambienti IT, prevedendo anche piani di contingency in emergenza.

Fra i servizi gestiti che possono supportare la cyber resilienza dell’azienda vi sono i servizi cosiddetti di Managed Detection and Response (MDR) per gli incidenti informatici.

Le PMI per la cronica mancanza di budget adeguati a sviluppare questo tipo di competenze “in-house”, sono forse le candidate migliori per adottare i servizi di sicurezza gestita. È necessario, quindi, identificare chiaramente cosa si intenda per MDR, valutando pro e contro, ma anche identificando metriche oggettive per la scelta del fornitore nel vasto mercato di vendor che offrono queste capacità.

Introduzione ai servizi di Managed Detection and Response

I servizi gestiti di rilevamento e risposta incidenti, Managed Detection and Response (MDR) sono costituiti da attività di monitoraggio delle minacce h24/7, rilevamento eventi di incidente e capacità di mitigazione e risposta.

Sfruttano una combinazione di:

  • Tecnologie implementate agli strati host e di rete;
  • Analisi avanzate;
  • Intelligenza sulle minacce (threat intelligence);
  • Competenze di professionisti e analisti nell’indagine e nella risposta dell’incidente.

I provider MDR contribuiscono a stabilire l’evento incidente, a convalidarlo offrendo anche a distanza, attività di contenimento delle minacce, remediation e il ripristino dell’operatività (Fonte Gartner).

In particolare, in termini preventivi sono monitorati tutti gli eventi che si verificano nell’environment sotto osservazione, concentrandosi sugli indizi e sulle evidenze che possono annunciare attacchi, ma anche sugli eventi incidente che tentano l’esfiltrazione o la modifica dei dati.

Nel momento del rilevamento (Detection) i sistemi tecnologici e il team di security del fornitore recuperano la cronologia del processo e la catena di eventi in tempo reale per determinare la validità della minaccia e comporre avvisi di sicurezza e segnalazioni dettagliate, unitamente ai consigli per mitigare e intervenire contattando l’azienda interessata.

Secondo gli accordi fra il fornitore MDR e l’azienda, il processo di remediation può essere supportato guidando i tecnici aziendali nelle azioni specifiche sui sistemi (Fonte: Dan Blum “Rational Cybersecurity for business – Springer).

Quando si combina la tecnologia, le capacità dei sistemi di intelligenza artificiale specializzati e le competenze degli analisti della sicurezza qualificati che controllano i sistemi 24 ore su 24, allora la copertura dell’area di rischio che interessa la superficie di attacco aziendale è ragionevolmente mitigata a un livello accettabile, se e solo il valore percentuale del rischio è direttamente controbilanciato da misure di qualità dei livelli di servizio offerti per l’MDR.

Lo scenario delle PMI e i motivi di adozione dei servizi MDR

I costi del crimine informatico per le vittime sono elevati e in crescita. Le analisi stimate mostrano che le cifre globali annuali del crimine informatico cresceranno fino a circa 4,8 trilioni di euro entro il 2025. Tuttavia, il danno reputazionale per le aziende colpite è spesso anche maggiore del danno monetario diretto (Fonte EU “Skills for SME”).

Certamente la sicurezza informatica non riguarda solo le minacce. Può anche essere un motore di crescita per le aziende attive nel mercato della sicurezza informatica. Può persino portare un vantaggio competitivo secondo la ricerca Capgemini.

Fra i target di attacco le più colpite dalle minacce informatiche sono le aziende PMI che troppo spesso sottovalutano i rischi di diventare il bersaglio di un attacco informatico, ma che, invece, dipendono sempre più dai loro sistemi e reti di informazione per fornire servizi e prodotti e soddisfare i loro obiettivi di business. La maggior parte delle PMI (escluse le microimprese) implementa un sistema informativo, sebbene semplificato, comprendente una rete di comunicazione, sistemi e applicativi di gestione dati interconnessi, servizi digitali e molte di loro hanno già una presenza online.

Le PMI sono vulnerabili a causa di risorse digitali diverse per singolo utente, la limitata implementazione di sicurezza e una minore attenzione nella prevenzione dei cyber attacchi. Si consideri anche che, poiché le grandi aziende iniziano a dotarsi di strutture e di team interni, le PMI rappresentano un obiettivo più semplice per i criminali informatici e costituiscono spesso una porta d’accesso alla catena di approvvigionamento.

Per le PMI, il danno finanziario derivante da un attacco può avere un impatto profondo: una ricerca ha indicato che il 60% delle PMI vittime di attacchi informatici non si è ripreso e ha dovuto chiudere entro sei mesi (Fonte EU “Skills for SME”). Secondo il “2019 Global State of Cybersecurity in SMBs” del Ponemon Institute, il numero di violazioni mirate che interessano le piccole imprese è aumentato in modo significativo per tre anni consecutivi.

Il rapporto stilato su un campione di 2.300 professionisti nel mondo ha anche mostrato che il 45% degli intervistati ritiene inefficace l’attuale approccio alla sicurezza della propria organizzazione.

Per farlo le PMI devono affrontare tre sfide, le tre “c”: costi, competenze, complessità. Si parla di costi perché l’esigua disponibilità dei budget obbliga alla strategia basata su “ottimizzare con quanto disponibile” e non permette verifiche di sicurezza periodiche. Il tema delle competenze riguarda l’impossibilità, dati i costi, di assumere professionisti dedicati alla sicurezza. La complessità è causata dalla migrazione verso il cloud e dalle difficoltà di tenuta sotto controllo di ambienti IT diversi e di supply chain più articolate.

I servizi Managed Detection and Response possono, quindi, essere risolutivi per le PMI sul fronte della prevenzione e risoluzione degli attacchi perché l’MDR utilizza gli strumenti di rilevamento per mitigare e bloccare gli attacchi prima che possano causare danni.

Si sottolinea come l’outsourcing del monitoraggio della sicurezza richiede una gestione attenta e sia per la copertura di tutti gli ambiti di rilevamento (applicazioni, configurazioni, persone e processi unici) sia per i livelli di servizio attesi e il controllo della performance del fornitore.

Criteri per scegliere  un MDR Provider

I vantaggi nell’adozione di un servizio Managed Detection and Response sono diversi, quali ad esempio un immediato risparmio rispetto alla costruzione di un team in house, un monitoraggio 24/7 del proprio ecosistema IT, tecnologie sempre up-to-date senza doversi preoccupare di aggiornarle e selezionarle nuovamente, ma anche e soprattutto l’accesso a specialisti del settore che permettono maggiore velocità di intervento nel processo di incident handling. Il tempo di rilevamento e la capacità di risposta, infatti, dipendono non solo dagli strumenti tecnologici, ma soprattutto sulle capacità competenze e skill dei professionisti della security.

A tal proposito i provider di servizi di sicurezza investono molto in personale e tecnologia di alta qualità, e sono quindi meglio attrezzati ed esperti in termini di personale interno.

Naturalmente ci sono anche degli elementi di rischio che però, una volta noti, possono essere gestiti durante la scelta del provider MDR. Il primo elemento riguarda l’accesso del provider alla rete e ai dati aziendali, che necessita quindi di limitarlo a tutte le risorse strettamente necessarie al monitoraggio di sicurezza. Cruciale la relazione di trust con il fornitore e la verifica delle sue capacità secondo criteri oggettivi qualitativi.

È necessario inoltre ricordare che esternalizzare la propria sicurezza informatica non significa dimenticarsene. Parte del personale aziendale è responsabile e deve tenere sotto controllo la performance del provider MDR. A tal proposito le aziende devono utilizzare strumenti standardizzati per valutare i fornitori di sicurezza.

La mancata considerazione delle diverse problematiche coinvolte e la gestione dei rischi organizzativi possono avere un serio impatto sull’organizzazione. Il National Institute of Standards and Technology (NIST) come metodo di valutazione ha predisposto la  Guide to Information Technology Security Services” (NIS 800-35) che fornisce assistenza nella selezione, implementazione e gestione dei servizi di sicurezza informatica guidando le organizzazioni attraverso le varie fasi del ciclo di vita dei servizi di sicurezza informatica e fornendo ai decisori di sicurezza IT, gli elementi di valutazione.

Il ciclo è composto da 5 step:

  1. Avvio;
  2. Valutazione;
  3. Soluzione;
  4. Implementazione;
  5. Operazione.

I decisori della sicurezza IT devono pensare ai costi coinvolti, ai requisiti di sicurezza sottostanti, al potenziale impatto delle loro decisioni sulla missione organizzativa, sulle operazioni, sulle funzioni strategiche, sul personale e sulle disposizioni del fornitore di servizi, valutando la qualità dei servizi Managed Detection and Response e del fornitore.

Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Cyberoo

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 5