Microsoft Security Copilot è il nuovo chatbot GPT-4 per la sicurezza integrato in Windows 11.
Al momento disponibile in versione preliminare e con le sole funzioni di base all’interno di Windows 11 Insider Preview Build 23493, il nuovo assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale arriverà in autunno insieme a Windows 11 23H2, il prossimo aggiornamento del sistema operativo.
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Cos’è Microsoft Security Copilot
Microsoft Security Copilot è un prodotto di sicurezza che consente ai professionisti del settore di muoversi alla velocità e alla portata dell’IA offrendo un’esperienza conforme alla privacy e alla sicurezza di livello aziendale poiché viene eseguito nell’infrastruttura hyperscale di Azure.
In pratica un’assistente AI, che Microsoft definisce facile da usare, per individuare e rispondere ancora più rapidamente alle minacce informatiche e per comprendere meglio lo scenario di azione nel quale si manifestano, combinando il vasto patrimonio di informazioni Microsoft sulle minacce con le competenze del settore per potenziare il lavoro dei difensori.
Leggendo la documentazione disponibile e guardando il video della presentazione e dell’introduzione, emerge come Security Copilot può supportare gli operatori di sicurezza nel fare in pochi minuti ciò che prima richiedeva ore o giorni:
- riassumendo e razionalizzando le informazioni sulle minacce;
- predisponendo guide per rispondere agli attacchi;
- decodificando una parte di codice dannoso;
- facendo emergere potenziali minacce in tempo reale;
- anticipando le mosse degli attori delle minacce;
- fornendo consigli per aiutare i difensori a migliorare le proprie competenze.
Come funziona Microsoft Security Copilot
Attraverso un’interfaccia chatbot (simile a ChatGPT), possono essere poste a Security Copilot domande in linguaggio naturale relative alla sicurezza e:
- ottenere risposte per identificare un attacco in corso, valutarne l’entità e ottenere istruzioni per avviare la risoluzione basata su tattiche comprovate da incidenti di sicurezza del mondo reale;
- scoprire se la propria organizzazione è suscettibile a vulnerabilità ed exploit noti, esaminando l’ambiente nel dettaglio alla ricerca di prove di una violazione;
- ricevere un riepilogo di qualsiasi evento, incidente o minaccia in pochi minuti con annesse informazioni in un report personalizzabile pronto per la condivisione con altri membri del team per accelerare la risposta agli incidenti, collaborare in modo più efficace su problemi complessi e sviluppare competenze collettive.
Nella demo sono state illustrate funzionalità di: bacheca (per archiviare i risultati di Security Copilot man mano che si sviluppa un’indagine) e il prompt book (una raccolta di input di testo che l’ambiente può automatizzare per gestire un’attività che costituisce la base per un’indagine).
Di seguito alcune schermate del sistema.
Ransomware attack investigation and response.
Alert on compromised account and device.
Alert on compromised account and device.
Reporting on an incident.
Privacy e controllo dei propri dati
Microsoft ha ribadito che sussistono sempre gli stessi impegni di “innovazione responsabile” per quanto riguarda la sicurezza e la privacy dei dati aziendali nell’utilizzare Security Copilot, che sono anche esposti nel manifesto in cui Microsoft definisce il suo approccio all’AI e richiamati in questo post da Brad Smith, presidente di Microsoft.
In particolare, Microsoft si è impegnata in tre aspetti fondamentali del modo in cui Security Copilot gestisce i dati:
- i dati dell’azienda rimangono sotto il suo controllo;
- non vengono utilizzati per addestrare i modelli di intelligenza artificiale di base;
- sono protetti in ogni fase dai più completi controlli di sicurezza e conformità del settore.
Microsoft Security Copilot: quanto può essere utile
Viene però spontaneo farsi alcune domande. Uno strumento come Microsoft Security Copilot è veramente necessario? Ed è opportuno introdurlo nonostante la giovane età delle tecnologie AI?
Nel report sulla difesa digitale Microsoft 2022 (di ben 114 pagine) si leggono dati e informazioni sui quali si possono solo sgranare gli occhi e che trovano una perfetta sintesi in quanto dichiarato da Tom Burt, Corporate Vice President, Customer Security & Trust Microsoft:
“I trilioni di segnali che analizziamo, provenienti dal nostro ecosistema mondiale di prodotti e servizi, rivelano la ferocia, l’ambito e la portata delle minacce digitali in tutto il pianeta”.
Le risposte alle domande precedenti sono, quindi, entrambe affermative e trovano una spiegazione elaborata nel report citato che illustra lo stato dei crimini informatici, le minacce provenienti dagli stati-nazione, le criticità e vulnerabilità dei dispositivi e infrastrutture, le operazioni di influenza informatica e la necessità di resilienza informatica.
I criminali informatici stanno già usando l’intelligenza artificiale pianificando come e dove colpire; perciò, occorrono contromisure basate sugli stessi strumenti e pertanto Microsoft, oltre ai suoi ovvi obiettivi di business, ha investito miliardi in OpenAI.
Tuttavia, bisogna tenere conto che Security Copilot non sempre fa tutto bene (parole dette da Vasu Jakkal, vicepresidente aziendale, sicurezza, conformità, identità e gestione Microsoft). Lo stesso Jakkal ha precisato che:
“I contenuti generati dall’intelligenza artificiale possono contenere errori. Ma Security Copilot è un sistema di apprendimento a ciclo chiuso, il che significa che apprende continuamente dagli utenti e offre loro l’opportunità di fornire un feedback esplicito con la funzione di feedback integrata direttamente nello strumento. Mentre continuiamo a imparare da queste interazioni, stiamo adattando le sue risposte per creare risposte più coerenti, pertinenti e utili”.
Per far fronte alle eventuali limitazioni del sistema, Microsoft incoraggia gli utenti a segnalare problemi e fornire dati utili nel tentativo di ridurre i tassi di errore.
Ci sono sicuramente ancora cose su cui lavorare e forse anche dopo che Microsoft renderà Security Copilot disponibile ai clienti, gli analisti della sicurezza dovranno fare degli sforzi per utilizzare al meglio le funzionalità.
Conclusioni
Microsoft non ha annunciato i piani di utilizzo di Microsoft Security Copilot e forse occorre ancora un poco di tempo prima che venga proposto per l’utilizzo di massa, ma gli ingegneri Microsoft lo usano già da tempo e per il momento è solo disponibile in private preview per un gruppo limitato di clienti.
Al momento si suppone che si integrerà con i prodotti Microsoft Security end-to-end e nel tempo si espanderà a un ecosistema in crescita di prodotti di terze parti.
Che l’intelligenza artificiale sia la tecnologia determinante del nostro tempo e che questa intelligenza artificiale di nuova generazione aumenterà le capacità umane, è un dato di fatto ora decisamente più concreto e realmente pratico.
Un’ultima nota finale. Microsoft nella documentazione resa disponibile ha spesso rimarcato che Security Copilot è progettato per integrare, non sostituire, il lavoro degli analisti della sicurezza.
Era il caso di precisarlo.
Articolo aggiornato in seguito alla conferma ufficiale di Microsoft sul rilascio di Security Copilot integrato in Windows 11 23H2.
Articolo originariamente pubblicato il 31 Mar 2023