Nell’aprile 2024, la Commissione Europea ha pubblicato la versione aggiornata 2.3 della guida all’applicazione della Direttiva Machinery. Questo documento, essenziale per produttori e importatori di macchinari, chiarisce i requisiti della direttiva e facilita la sua corretta applicazione.
La guida si propone di essere un “documento vivente”, costantemente aggiornato per riflettere i cambiamenti normativi e le esperienze acquisite, e risponde all’evoluzione tecnologica e alle mutate esigenze del mercato e degli utenti, enfatizzando la sicurezza delle informazioni.
Indice degli argomenti
L’importanza crescente delle macchine connesse
La Direttiva Machinery, anche nota come Direttiva 2006/42/CE, è una normativa introdotta dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea il 17 maggio 2006, entrata in vigore il 29 dicembre 2009. La disposizione regola il mercato delle macchine nell’UE, stabilendo requisiti essenziali di sicurezza. Questa direttiva mira a garantire la libera circolazione delle macchine all’interno del mercato unico, proteggendo al contempo operatori e consumatori dai rischi associati all’uso delle macchine.
Il 29 giugno 2023 la Direttiva è stata trasformata nel Regolamento (UE) 2023/1230 relativo alle macchine rendendola, di fatto, direttamente applicabile in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. Il Regolamento verrà applicato a partire dal 20 gennaio 2027.
Questi aggiornamenti riflettono anche una maggiore attenzione verso la cibersicurezza, vista l’importanza crescente delle macchine connesse, come i dispositivi IoT, e l’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale (IA), fattori che richiedono nuove strategie per gestirne i rischi associati.
Guida all’applicazione della Direttiva macchine
Per quanto concerne la guida all’applicazione della Direttiva, una sua prima versione è stata diffusa nel 2009. In seguito, la seconda edizione è stata approvata nel 2010, migliorando il contenuto su specifici allegati e apportando correzioni in base al feedback ricevuto. Gli aggiornamenti successivi hanno aggiunto e chiarito le linee guida su determinati tipi di macchinari e componenti, come le catene e i componenti di sicurezza.
Quest’anno, ad aprile, è stata quindi pubblicata una nuova edizione, la versione 2.3, che introduce modifiche significative soprattutto riguardo alla digitalizzazione delle istruzioni e delle dichiarazioni di conformità.
L’attuale e ultimo aggiornamento incorpora nuove disposizioni sulla documentazione digitale per le macchine e le modifiche introdotte dal Regolamento UE 2023/1230.
La guida mira, quindi, a fornire spiegazioni dettagliate sui concetti e sui requisiti della direttiva – ora Regolamento – per garantire un’interpretazione e un’applicazione uniformi in tutta l’UE. È destinata a varie parti interessate coinvolte con le macchine (produttori, importatori, distributori, organismi notificati ecc.) così come a professionisti del diritto dell’UE.
Con il progressivo aumento dell’accesso a Internet tra la popolazione europea, la guida aggiornata risponde anche alla necessità di adeguare le normative alla crescente integrazione delle tecnologie digitali nelle macchine, garantendo che le istruzioni digitali siano accessibili, scaricabili e stampabili, e rimangano disponibili online per tutta la durata prevista della vita utile della macchina non meno di dieci anni dopo la sua immissione sul mercato, sebbene sia previsto che queste debbano essere disponibili gratuitamente anche in formato cartaceo su richiesta dell’acquirente.
Questo fattore si rivela particolarmente importante per garantire che tutti gli utenti, indipendentemente dalla loro familiarità con la tecnologia, possano adoperare le macchine in modo sicuro.
Aggiornamenti continui per chiarire i requisiti della Direttiva
La guida è considerata, come dicevamo, un “documento vivente”, il che significa che viene regolarmente aggiornata in base alle nuove decisioni e al feedback del Gruppo di Lavoro sulle Macchine.
L’edizione aggiornata della guida alla Direttiva Machinery 2006/42/CE, infatti, riflette un contesto in rapido cambiamento, dove l’incremento della digitalizzazione e l’adozione di nuove tecnologie nelle macchine richiedono una continua evoluzione delle normative per garantire sicurezza e conformità.
Un altro aspetto cruciale della nuova guida è l’enfasi sulla ciber-sicurezza. Data la crescente connettività delle macchine, la guida stabilisce che i sistemi di controllo delle macchine devono essere progettati per prevenire comportamenti pericolosi potenzialmente indotti da attacchi informatici. La sicurezza informatica diventa quindi un componente essenziale della sicurezza generale delle macchine.
La guida riconosce inoltre l’importanza dell’intelligenza artificiale e dell’automazione nell’industria delle macchine.
Specifichi requisiti sono stati inseriti per regolamentare l’uso dell’IA, in particolare per garantire che la valutazione dei rischi consideri l’evoluzione del comportamento delle macchine progettate per operare con vari livelli di autonomia. Inoltre, le macchine che incorporano IA devono rispettare standard di sicurezza aggiuntivi per prevenire incidenti durante le fasi di apprendimento e operatività autonoma.
L’interconnessione tra tecnologia, sicurezza e sostenibilità
Un ulteriore aspetto che emerge dall’attenzione normativa è l’intersezione tra tecnologia, sicurezza e sostenibilità. Con l’aumento dell’interesse verso l’economia circolare, la guida considera anche il ciclo di vita delle macchine e la loro impatto ambientale.
Norme riguardanti il riciclaggio e la riutilizzazione delle parti delle macchine, insieme alla riduzione dei rifiuti, sono parti integranti delle considerazioni di sicurezza e conformità.
Questi aggiornamenti alla guida della Direttiva Machinery del 2024 non solo rispecchiano le evoluzioni tecnologiche e normative dell’industria delle macchine ma anche un impegno crescente verso la sicurezza, l’accessibilità e la sostenibilità. L’obiettivo è quello di creare un ambiente più sicuro e responsabile per l’uso delle macchine nell’UE, garantendo che tutti i prodotti rispettino le norme più rigorose in termini di sicurezza e affidabilità.
Sicurezza delle macchine fuori dall’UE: un confronto
Nel confronto tra le normative sulla sicurezza delle macchine fuori dall’Europa, i regolamenti statunitensi rappresentano un punto di riferimento interessante.
Negli Stati Uniti, le normative sulla sicurezza delle macchine sono principalmente gestite da OSHA (Occupational Safety and Health Administration), che applica standard nazionali come quelli dell’NFPA (National Fire Protection Association) e dell’ANSI (American National Standards Institute) quando necessario. Questi standard sono spesso riferiti dopo incidenti sul lavoro per determinare la conformità e le eventuali violazioni.
Una differenza chiave tra l’approccio europeo e quello statunitense è l’atteggiamento verso l’adozione di nuovi regolamenti. Tradizionalmente, gli USA sono stati più cauti nell’introduzione di nuove normative, preferendo un approccio più reattivo rispetto a quello proattivo dell’UE, che è diventata più rigorosa negli ultimi anni, specialmente in risposta a problemi di sicurezza pubblica.
Per quanto concerne gli altri Paesi, ulteriori esempi provengono dalla regione estremorientale, in particolare dal Giappone e dalla Cina.
In Giappone, la sicurezza funzionale delle macchine è regolamentata da standard internazionali come l’EN ISO 13849 e l’IEC 62061, che definiscono i requisiti per livelli di integrità di sicurezza (SIL) o livelli di prestazione (PL). Questi standard sono vitali per i produttori che intendono commercializzare le loro macchine a livello globale e includono valutazione del rischio, design, funzionamento e smantellamento delle macchine per garantire che non presentino pericoli per le persone, le macchine stesse o l’ambiente (TUV).
In Cina, la sicurezza delle macchine è regolamentata da nuovi standard che sono stati introdotti nel 2021 e 2022. Si tratta in particolare di normative tecniche focalizzate sulla sicurezza e la compatibilità elettromagnetica (EMC) delle apparecchiature elettroniche, incluse quelle utilizzate in ambito industriale e informatico.
Nel dettaglio, lo standard GB/T 9254.1-2021 riguarda la compatibilità elettromagnetica, ovvero la capacità di un dispositivo di funzionare correttamente nel suo ambiente senza introdurre disturbi elettromagnetici che potrebbero influenzare altri dispositivi. È allineato allo standard internazionale CISPR 32:2015, che è comunemente utilizzato per valutare l’emissione e la suscettibilità di apparecchiature tecnologiche rispetto alle interferenze elettromagnetiche.
Lo standard GB 4943.1-2022 specifica invece i requisiti di sicurezza per le apparecchiature elettriche, in particolare quelle destinate all’uso in determinate condizioni ambientali e che non presentano un rischio di esplosione. Questo standard è essenziale per garantire che le apparecchiature siano sicure da usare, prevenendo il rischio di shock elettrico, incendi e altri pericoli.
Comparando questi sistemi con quello dell’UE, si osserva che l’Unione pone un’enfasi maggiore sulla prevenzione dei rischi e sulla protezione in ogni fase del ciclo di vita delle macchine.
Questo contrasta con l’approccio più reattivo osservato in altre regioni, dove le normative tendono a essere aggiornate in risposta a incidenti specifici o tendenze emergenti nel mercato del lavoro e nell’industrializzazione.