Con l’adozione di più o meno recenti tecnologie come il cloud computing, l’Internet of Things (IoT) o l’intelligenza artificiale, le imprese devono essere pronte a svilupparsi su molteplici fronti: dalle strategie aziendali alla cultura organizzativa, dalla gestione dei processi operativi alla revisione delle strutture interne.
In breve, non si tratta solo di introdurre nuove tecnologie, ma di un ripensamento complessivo del modo di fare impresa. Da un lato, occorre definire e implementare un processo di innovazione che integri le nuove tecnologie in modo coerente con gli obiettivi aziendali. Dall’altro, è fondamentale avere una visione chiara della strategia digitale da adottare, considerare le implicazioni per l’intera azienda e assicurarsi di mitigare i rischi che inevitabilmente accompagnano questa evoluzione.
Tra questi rischi vi sono, ad esempio, ransomware, deepfake frauds e furti di dati, in una sfida continua tra attaccanti e difensori che utilizzano le stesse tecnologie.
Indice degli argomenti
Conformità alle normative di cyber security
Oltre all’innovazione tecnologica, le normative, che seguono da vicino i trend tecnologici e riconoscono sempre più l’importanza dei rischi cyber, sono tra i principali fattori esterni che influenzano e trasformano le strategie aziendali.
Il panorama normativo, infatti, sta assumendo un ruolo sempre più rilevante, a riprova dell’importanza ormai riconosciuta che la cyber security ricopre. Le aziende devono navigare attraverso un quadro regolatorio complesso e in continua evoluzione, che spesso fa nascere nelle aziende domande anche solo sull’applicabilità di una certa normativa al proprio business.
In questo momento storico non si può ignorare la recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di recepimento in Italia della direttiva per la sicurezza delle reti e dei sistemi informatici NIS2, o l’AI Act, il primo regolamento completo sull’AI.
Queste normative, insieme a regolamenti specifici di settore come il DORA(Digital Operational Resilience Act) per i servizi finanziari, oltre a porre nuove sfide di compliance, obbligano le imprese a integrare pratiche di sicurezza informatica nei propri processi, trasformando la cyber security da mera necessità tecnica a un vero e proprio fattore di business.
Questo ha impatto anche su molte piccole e medie imprese, in quanto le normative estendono il loro perimetro di applicazione anche alle catene di fornitori, richiedendo che i partner e i fornitori rispettino gli stessi standard di sicurezza per assicurare la resilienza dell’intero ecosistema aziendale.
Fattori interni che stanno trasformando il panorama aziendale
Parallelamente agli stimoli esterni, esistono fattori interni che stanno trasformando il panorama aziendale.
La trasformazione digitale richiede una forte sinergia tra la funzione di Business, che identifica le opportunità di mercato, quelle IT e Digitale, che mettono a disposizione e gestiscono le infrastrutture tecnologiche, e di cyber security, che protegge gli asset critici.
Un corretto equilibrio tra queste funzioni è essenziale per mantenere un livello adeguato di rischio senza compromettere l’innovazione e la competitività.
Il business deve avanzare di pari passo con la tecnologia e la sicurezza, considerando che ricordiamo ancora gli effetti devastanti che i ransomware degli scorsi anni hanno avuto su molte piccole e medie imprese.
La security, quindi, non può più essere trattata come un aspetto secondario, ma deve essere integrata nelle strategie aziendali fin dall’inizio.
Ruoli e responsabilità
Inoltre, negli ultimi anni, la sicurezza informatica, tradizionalmente collocata come sotto-area dell’IT o addirittura suddivisa tra cyber security e corporate security, ha guadagnato sempre più rilevanza.
Oggi è infatti sempre più comune che la funzione di cyber security riporti direttamente al consiglio di amministrazione, sottolineando la sua crescente importanza strategica.
Anche a livello nazionale, la maggiore importanza data all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e l’introduzione di nuovi corsi di laurea dedicati dimostrano quanto il tema della sicurezza sia diventato cruciale anche per la formazione delle competenze interne, contribuendo a far emergere il ruolo del cyber security manager come figura centrale nelle moderne strutture aziendali.
Cyber security: il cuore della trasformazione digitale
In questo scenario, la cyber security emerge come tema centrale. Le organizzazioni, che ora operano in ecosistemi digitali complessi e dinamici, devono comprendere il panorama degli attacchi cyber e adottare un approccio olistico alla gestione della sicurezza informatica, integrando la protezione dei dati e delle infrastrutture in tutte le fasi del loro processo di trasformazione digitale, partendo dal concetto di security by design.
La cultura della sicurezza rimane un aspetto cruciale: la consapevolezza e la formazione continua del personale sono fondamentali, considerando che phishing e social engineering restano tra i metodi di attacco più efficaci.
Le imprese devono essere pronte a rispondere a eventi avversi e, in generale, a garantire livelli di resilience adeguati definendo, tra gli altri, dei processi di vulnerability management, incident management, business continuity, disaster recovery e crisis management.
L’importanza di un framework nella gestione della cyber security
Per affrontare in modo efficace le sfide della trasformazione digitale, è essenziale che le strategie aziendali siano integrate, supportando l’innovazione senza compromettere la sicurezza di sistemi e dati.
Un approccio completo deve considerare sia gli aspetti tecnologici sia quelli normativi, promuovendo una cultura orientata alla resilienza e alla sicurezza. L’adozione di framework strutturati può quindi aiutare le aziende a costruire una strategia coerente e a navigare con una direzione precisa in un contesto sempre più complesso e competitivo.
In questo senso, il Framework di Cyber Risk Strategy in Digital Transformation va a definire un modello di approccio integrato cyber security e digital transformation. Questo approccio è confermato nello stesso paper grazie a un confronto con use case di successo. Per le piccole e medie imprese c’è sempre a disposizione materiale aggiornato da parte dell’Enisa.
Investire nella sicurezza non è più un’opzione neanche per le piccole e medie imprese, ma una necessità per tutte le imprese che vogliono proteggere i propri dati e garantire la continuità del business in un mondo sempre più connesso e interdipendente.
Essere pronti oggi significa essere competitivi domani.