LA GUIDA PRATICA

Wi-Fi sicuro: le prassi per una corretta configurazione della rete aziendale

Sicurezza del Wi-Fi: a cosa prestare attenzione e quali sono le prerogative indispensabili per attenuare l’impatto degli attacchi informatici e mitigare le problematiche di queste infrastrutture

Pubblicato il 06 Mar 2023

Ricardo Nardini

IT System Specialist

Wi-Fi sicuro prassi di buona configurazione

La cyber security deve fare molta attenzione a ogni oggetto software e hardware e l’infrastruttura Wi-Fi come tale è nel suo insieme una delle mete preferite per sferrare attacchi informatici, leggasi FragAttacks

Troppo semplice appostarsi in automobile nelle vicinanze di un’azienda e tentare in ogni modo di intrufolarsi all’interno della sua infrastruttura sfruttando la rete Wi-Fi. Per un tentativo di attacco tramite Wi-Fi non si necessita dell’ingresso fisico all’azienda e questa condizione invoglia eventuali attaccanti a provarci instancabilmente.

Per dare una forma alle idee e alle linee guida da seguire, vediamo a cosa fare attenzione e quali sono le prerogative indispensabili per attenuare l’impatto degli attacchi alle nuove vulnerabilità e mitigare le problematiche di queste infrastrutture.

FragAttacks, a rischio tutti i dispositivi Wi-Fi venduti negli ultimi vent’anni: i dettagli

Wi-Fi sicuro: come tarare correttamente l’impianto

Le reti Wi-Fi professionali oggi dispongono di pannelli web “user friendly” che permettono la regolazione di ogni punto d’accesso da un’unica “console”, quindi abilitano alla scelta dei canali, mostrano le versioni firmware su ogni punto d’accesso, la potenza di trasmissione di ogni unità e addirittura si possono regolare le “sordità” di ogni punto d’accesso dell’impianto.

Non ci sono scuse per limitare la rete wireless alle impostazioni di default ed è un approccio erroneo per la cyber security. Inoltre, anche le impostazioni DNS giocano un ruolo fondamentale: infatti, l’ultima vulnerabilità scoperta può costringe i dispositivi Wi-Fi a utilizzare un server DNS malevolo, che a sua volta può indirizzare gli utenti a siti Web dannosi anziché a quelli che intendevano raggiungere.

Da lì, i malintenzionati possono leggere e modificare qualsiasi traffico non crittografato. I server DNS “canaglia” consentono, inoltre, ai malintenzionati di eseguire attacchi di rebinding DNS, in cui siti Web dannosi manipolano un browser per attaccare altri dispositivi connessi alla stessa rete.

Il server DNS malevolo viene introdotto quando il malintenzionato inietta un annuncio router ICMPv6 nel traffico Wi-Fi. I router, in genere, emettono questi annunci in modo che altri dispositivi sulla rete possano individuarli. L’annuncio inserito indica a tutti i dispositivi di utilizzare un DNS specificato dall’autore dell’attacco per le ricerche degli indirizzi IPv6 e IPv4.

Copertura corretta per il Wi-Fi sicuro

Un buon perimetro wireless dovrebbe tenere conto anche della quantità di dispositivi per area da coprire. È inutile dare disponibilità di copertura a tanti dispositivi in un’area dove di solito troviamo al massimo pochi utenti che percorrono i corridoi.

Un eccesso di servizio sotto questo punto di vista è anch’esso erroneo, sia per l’inquinamento elettromagnetico che per la sicurezza; pensare solo alle ultime patch per il nostro sistema Wi-Fi è limitativo.

Al momento di iniziare le verifiche del sistema wireless dobbiamo ragionare in termini di “copertura corretta”.

Avere un impianto che segni il massimo di segnale sui dispositivi mobili renderà sicuramente felici gli utenti e l’amministrazione aziendale, ma è una situazione che ci si ritorce contro al momento di mettere in sicurezza la rete.

La ricerca sulle dodici vulnerabilità di cui parliamo, condotta in Belgio, ha dimostrato come uno dei meccanismi più importanti della tecnologia Wi-Fi, quello di accomodare i pacchetti in dimensioni variabili in base all’esigenza dello stato della rete in un preciso momento, porti con sé una serie di vulnerabilità sfruttabili dai cyber criminali attraverso le FragAttacks.

Queste vulnerabilità (attacco di frammentazione e aggregazione) consentono un metodo di intrusione nel quale iniettare codici o comandi dannosi nel traffico Wi-Fi crittografato, e queste funzionalità di rete hanno al loro interno vulnerabilità che possono essere sfruttate per inviare utenti a siti Web dannosi, sfruttare dispositivi della rete locale per BOTing, o manomettere dispositivi connessi alla rete interna.

Queste vulnerabilità sono state quantificate precisamente in dodici e consentono, nel raggio di portata radio, di iniettare frame di loro scelta in reti protette dalla crittografia basata su WPA.

Dal maggio 2021 anche in Italia una notevole quantità di apparati Wi-Fi ha ricevuto aggiornamenti di sicurezza, ma è quasi certo che molti dispositivi non verranno mai aggiornati né messi al riparo.

Hacking del Wi-Fi, le minacce alla sicurezza delle reti wireless: come difendersi

Le minacce alla sicurezza del WiFi

Per entrare nel merito delle “scoperte” relative alle dodici vulnerabilità FragAttacks, possiamo scorrere un elenco di quelle che, secondo il NIST (National Institute of Standard and Technologies) , sono le principali problematiche sulle reti Wi-Fi. Alcune di queste vulnerabilità erano già note: 

Difetti di progettazione

  1. CVE-2020-24588: attacco di aggregazione (che accetta frame A-MSDU non SPP). Lo standard 802.11 alla base di WPA, WPA2 e WPA3 e WEP non richiede che il flag A-MSDU nel campo dell’intestazione QoS in chiaro sia autenticato. Contro i dispositivi che supportano la ricezione di frame A-MSDU non SSP (che è obbligatorio come parte di 802.11n), un avversario può abusarne per iniettare pacchetti di rete arbitrari.
  2. CVE-2020-24587: attacco con chiave mista (ri-assemblaggio di frammenti crittografati con chiavi diverse). Lo standard 802.11 alla base di WPA, WPA2 e WPA3 e WEP non richiede che tutti i frammenti di un frame siano crittografati con la stessa chiave. Un avversario può abusarne per de-crittografare frammenti selezionati quando un altro dispositivo invia frame frammentati e la chiave di crittografia WEP, CCMP o GCMP viene periodicamente rinnovata.
  3. CVE-2020-24586: attacco alla cache dei frammenti (non cancella i frammenti dalla memoria durante la riconnessione e connessione a una rete). Lo standard 802.11 alla base di WPA, WPA2 e WPA3 e WEP non richiede che i frammenti ricevuti vengano cancellati dalla memoria dopo la riconnessione e connessione a una rete. Nelle giuste circostanze, quando un altro dispositivo invia frame frammentati crittografati utilizzando WEP, CCMP o GCMP, questo può essere abusato per iniettare pacchetti di rete arbitrari e/o “esfiltrare” i dati dell’utente.

Vulnerabilità di implementazione per l’iniezione di frame di testo in chiaro

  1. CVE-2020-26145: Accettazione di frammenti di trasmissione di testo normale come frame completi (in una rete crittografata). Problema noto su dispositivi Samsung Galaxy S3 i9305 4.4.4. Le implementazioni WEP, WPA, WPA2 e WPA3 accettano secondi (o successivi) frammenti di trasmissione anche se inviati in chiaro e li elaborano come frame completi non frammentati. Un avversario può abusarne per iniettare pacchetti di rete arbitrari indipendenti dalla configurazione di rete.
  2. CVE-2020-26144: Accettazione di frame A-MSDU di testo normale che iniziano con un’intestazione RFC1042 con EtherType EAPOL (in una rete crittografata). Problema noto su dispositivi Samsung Galaxy S3 i9305 4.4.4. Le implementazioni WEP, WPA, WPA2 e WPA3 accettano frame A-MSDU in testo normale purché i primi 8 byte corrispondano a un’intestazione RFC1042 (vale a dire, LLC/SNAP) valida per EAPOL. Un avversario può abusarne per iniettare pacchetti di rete arbitrari indipendenti dalla configurazione di rete.
  3. CVE-2020-26140: Accettazione di frame di dati in testo normale in una rete protetta. Problema noto su driver ALFA Windows 10 6.1316.1209 per dispositivo AWUS036H. Le implementazioni WEP, WPA, WPA2 e WPA3 accettano frame di testo in chiaro in una rete Wi-Fi protetta. Un avversario può abusarne per iniettare frame di dati arbitrari indipendenti dalla configurazione di rete.
  4. CVE-2020-26143: Accettazione di frame di dati in chiaro frammentati in una rete protetta. Problema noto su driver ALFA Windows 10 1030.36.604 per dispositivo AWUS036ACH. Le implementazioni WEP, WPA, WPA2 e WPA3 accettano frame di testo in chiaro frammentati in una rete Wi-Fi protetta. Un avversario può abusarne per iniettare frame di dati arbitrari indipendenti dalla configurazione di rete.

Altri difetti di implementazione

  1. CVE-2020-26139: inoltro di frame EAPOL anche se il mittente non è ancora autenticato (dovrebbe interessare solo gli AP). Problema noto nel kernel in NetBSD 7.1. Un punto di accesso (AP o Access Point) inoltra i frame EAPOL ad altri client anche se il mittente non si è ancora autenticato con successo all’AP. Questo potrebbe essere abusato nelle reti Wi-Fi previste per lanciare attacchi Denial-of-Service contro i client connessi e rende più facile sfruttare altre vulnerabilità nei client connessi.
  2. CVE-2020-26146: ri-assemblaggio di frammenti crittografati con numeri di pacchetti non consecutivi. Problema noto su dispositivi Samsung Galaxy S3 i9305 4.4.4. Le implementazioni WPA, WPA2 e WPA3 ri-assemblano i frammenti con numeri di pacchetto non consecutivi. Un avversario può abusarne per estrarre frammenti selezionati. Questa vulnerabilità è sfruttabile quando un altro dispositivo invia frame frammentati e viene utilizzato il protocollo di riservatezza dei dati WEP, CCMP o GCMP. Si noti che WEP è vulnerabile da tempo a questo attacco in base alla propria progettazione.
  3. CVE-2020-26147: ri-assemblaggio di frammenti misti crittografati e/o di testo normale. Problema noto nel kernel Linux 5.8.9. Le implementazioni WEP, WPA, WPA2 e WPA3 ri-assemblano i frammenti anche se alcuni di essi sono stati inviati in chiaro. Questa vulnerabilità può essere sfruttata per iniettare pacchetti e o estrarre frammenti selezionati quando un altro dispositivo invia pezzi di frame, e viene utilizzato il protocollo di riservatezza dei dati WEP, CCMP o GCMP.
  4. CVE-2020-26142: elaborazione di frame frammentati come frame completi. Questa vulnerabilità è attualmente in fase di ri-analisi ma è stato confermato che impatta le reti Wi-Fi. Problema noto nel kernel in OpenBSD 6.6. Le implementazioni WEP, WPA, WPA2 e WPA3 trattano i frame frammentati come frame completi. Un avversario può abusarne per iniettare pacchetti di rete arbitrari, indipendentemente dalla configurazione di rete.
  5. CVE-2020-26141: non verifica il TKIP MIC dei frame frammentati. Problema noto su driver ALFA Windows 10 6.1316.1209 per AWUS036H. L’implementazione Wi-Fi non verifica il Message Integrity Check (autenticità) dei frame TKIP frammentati. Un avversario può abusarne per iniettare ed eventualmente decifrare pacchetti nelle reti WPA o WPA2 che supportano il protocollo di riservatezza dei dati TKIP.

Come rendere più sicuro il WiFi aziendale 

  1. Il primo passo per proteggere il WiFi aziendale è cambiare il nome e la password predefiniti del router. Queste informazioni sono facilmente accessibili online, quindi è importante creare una password forte e unica che solo i dipendenti autorizzati conoscano.
  2. Limitare l’accesso al tuo network wireless solo ai dipendenti autorizzati. Ciò significa che disattivare la modalità “guest” del router e creare una rete separata per i visitatori.
  3. Creare una rete guest separata dal network principale può essere utile per i visitatori occasionali o i fornitori esterni. In questo modo, non avranno accesso ai dati sensibili dell’azienda.
  4. Abilitare la crittografia WPA2 o WPA3 sul router per proteggere i dati trasmessi.
  5. Aggiornare regolarmente il firmware del router per correggere eventuali falle di sicurezza o bug noti.
  6. Disabilitare la gestione remota del router. 

Wi-Fi sicuro: l’alta velocità non è sempre un bene

Spostandoci lateralmente sull’insieme di cose da verificare, anche un eccesso di velocità di servizio è sconsigliabile.

Tutti vogliono lavorare con una rete veloce ma è l’IT che poi deve fare i conti con la mancanza di banda verso il provider. È vero che oggi nei maggiori punti nevralgici abbiamo banda a sufficienza per servire tutti decorosamente, ma compromettere il servizio della dorsale aziendale creando disservizio delle sale server per accontentare le velocità pretese dal parco Wi-Fi è un errore.

Su quest’ultimo punto dobbiamo ammettere che lavorare su Cloud sia un’ottima soluzione, ma attenzione: minimizzare i controlli firewall è completamente deleterio.

Wi-Fi sicuro: attenti alle credenziali

Ogni cosa, ogni disciplina e ogni tema di questo mondo trova sempre vincente la costante virtuosa dell’equilibrio. Autenticazioni richieste dagli Access Point (AP) ma gestite in modo centralizzato, questa è la chiave.

Per le sicurezze degli account di una rete wireless professionale aziendale, oggi si rende quasi obbligatorio l’autenticazione tramite sistemi come Radius. OpenRadius è per esempio un sistema che pur essendo gratuito, garantisce estrema affidabilità su questo aspetto.

Le infrastrutture aziendali wireless devono dimenticare lo stoccaggio delle credenziali su dispositivi remoti, queste informazioni devono risiedere obbligatoriamente su sistemi custoditi come un Radius.

Da WEP a WPA3, Wi-Fi sicuro nei luoghi pubblici: così cambia il sistema d’autenticazione

La sicurezza del Wi-Fi in futuro

Lato tecnologico, si inizia a leggere del 6G, una tecnologia in sviluppo in Asia e che arriverà forse sui mercati dopo il 2030. Per il momento dobbiamo aspettarci che i provider Internet accendano più ponti possibili con la tecnologia 5G e quindi le nostre reti Wi-Fi, quanto meno per la parte di navigazione Internet, si troveranno sempre più scariche.

Si calcoli che la velocità promessa per il 5G dovrebbe competere decorosamente con quella del Wi-Fi e per tanto si spera che gli IT torneranno a occuparsi in gran parte della produzione dell’azienda e sempre meno dell’infrastruttura.

Si spera che i produttori di dispositivi mobili laptop introducano nei nuovi modelli la possibilità, come già presentava Toshiba intorno agli anni 2005, di inserire una SIM all’interno del laptop per sfruttare a pieno i servizi Internet senza limitazioni.

Altri punti da considerare

Questo scenario apre, purtroppo, ad altri aspetti della cyber security quando si parla di Wi-Fi sicuro. Se i dispositivi aziendali dell’utenza useranno sempre più le reti veloci dei provider, ci si dovrà concentrare sulle policy dei dispositivi stessi in quanto si apre un varco pericoloso per la cyber security aziendale.

In questo caso sarà compito del IT trovare un sistema che rispetto le regole della vigilanza dei dati.

L’azienda deve rimanere indipendente

Pensare, per esempio, che un ripristino dati su un dispositivo possa avvenire sempre tramite un provider Internet è limitante come idea: le aziende devono sempre offrire autonomia nei confronti dei loro dipendenti e servizi.

Un Disaster Recovery avviene attraverso la rete gestita dall’azienda e al massimo il Cloud aziendale, il meccanismo di recupero da un blackout non può essere lasciato a bordo di un sistema di telefonia e dati mobili.

Inoltre, la gestione dell’IT deve sempre pensare all’emergenza, credere di poter dipendere solo ed esclusivamente dalla banda del provider Internet è un errore strategico.

L’infrastruttura di rete deve essere tutelata nella sua operatività, quindi il Wi-Fi è e sarà necessario nei prossimi anni.

Conclusioni

Le reti Wi-Fi vivranno comunque a lungo in quanto la fascia IoT, per esempio, ne fa un ampio uso e consumo.

Per il resto, la copertura geografica cambia in base alla tecnologia utilizzata e alla morfologia del territorio.

Il 5G ha ancora una copertura limitata mentre un Wi-Fi aziendale è ottimale come servizio e copre solo il perimetro deciso dall’azienda.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3