Mesi dopo l'entrata in vigore del GDPR, molte restano le attività di compliance che le aziende si stanno affrettando a completare. Le aziende italiane possono, finalmente, tirare un sospiro di sollievo effettuate queste attività? Certamente no, se non hanno adottato sistemi sviluppati per monitorare e mantenere l'integrità delle informazioni di cui sono in possesso e della cui sicurezza sono responsabili.
Il GDPR, infatti, non ferma il cybercrime, che continua imperterrito nella sua attività, colpendo dove percepisce possibilità di guadagno, senza fare troppe distinzioni tra piccole o grandi aziende. Spesso in maniera silente e utilizzando avanzate tecniche di attacco. C'è però una soluzione.
- Quali forme di attacco dobbiamo attenderci nei prossimi mesi?
- Possiamo essere certi di non essere stati colpiti da un attacco cyber?
- Basta una soluzione di Endpoint Protection evoluta per considerarci al sicuro?
- Quali sono i nuovi approcci alla sicurezza più adatti all'attuale panorama?
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