Un tempo la sanità lavorava su un modello di business basato sulla cura. Oggi, anche grazie a una nuova cultura dell’informazione, si lavora su un modello basato sulla prevenzione.
Ospedali, case di cura, ambulatori e specialisti oggi possono avvantaggiarsi dall’uso di una gamma di soluzioni a supporto dei processi di attenzione alla salute del paziente.
L’automazione di certe procedure e il livello di dettaglio di certi sistemi diagnostici portano maggiore efficienza e maggiore efficacia, consentendo di intervenire per tempo e con una velocità un tempo inimmaginabile.
La mole di informazioni digitalizzate cresce (solo tre anni fa si parlava di 150 miliardi di GB), dunque, sotto il pressing di una necessità organizzativa che impone un governo della velocità e della varietà associata alla molteplità di fonti informative.
In questo white paper, gli specialisti HP hanno raccolto tutti i plus del big data management associato alla sanità. Tra gli elementi più importanti:
- come la qualità e la quantità di informazioni aiuta a prendere decisioni efficaci
- con quali criteri vanno registrate, archiviate e messe a disposizione le informazioni, stabilendo diversi criteri di accesso e di profilazione a seconda dei cluster di dati
- come integrare nella filiera del processo sanitario non soltano la cartella clinica elettronica ma anche una tracciabilità e una rintracciabilità di medicinali, alimenti, complementi e strumentazioni
- come declinare la generazione dei flussi informatici organizzando le migliaia di interazioni di medici, pazienti, operatori e partner
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