L’infrastruttura iperconvergente è una nuova generazione di sistemi convergenti costituita da un abbinamento preconfigurato di hardware e software in un singolo chassis: l’obiettivo di questo approccio è quello di minimizzare i problemi di compatibilità e semplificare il lavoro di gestione. Una caratteristica che differenzia l’infrastruttura iperconvergente dai sistemi tradizionali è la sua capacità di offrire tutte le funzionalità – compute, storage e networking – attraverso un’unica base server o un unico nodo. Grazie a questo tipo di tecnologia, l’implementazione diventa così più semplice, Capex e Opex si riducono e la produttività dello staff IT aumenta considerevolmente.
Via via che le aziende affrontano la trasformazione per diventare entità data-driven, però, non cercano solo un’infrastruttura che sia facile da implementare e utilizzare, ma che sappia anche offrire economie di scala senza precedenti e prestazioni particolarmente elevate con bassa latenza. In questo scenario, le soluzioni iperconvergenti appositamente progettate per rispondere alle esigenze dei carichi di lavoro critici – grazie a Parallel I/O e alle funzionalità di auto-tiering e caching – possono rappresentare un elemento strategico di primaria importanza.
Questo white paper, fornito da DataCore, esamina il panorama delle infrastrutture iperconvergenti e valuta come la nuova generazione di soluzioni stia diventando una tecnologia adatta anche a carichi di lavoro di tipo enterprise. Proseguendo la lettura saprete come:
- ottenere prestazioni particolarmente elevate con bassa latenza
- superare i problemi prestazionali dei data center
- migliorare disponibilità, reattività e scalabilità
- superare i colli di bottiglia nel data center
- ridurre la complessità infrastrutturale