Il concetto di application programming interface (API) può apparire obsoleto, ma non è così. Oggi, ad esempio, il 75% del traffico su Twitter e il 65% di quello su Salesforce.com è originato da API.
In realtà è in corso di trasformazione perché un numero crescente di aziende, incentivate dalle esigenze di mobility e cloud, tende a esporre le proprie risorse informative a sviluppatori terzi. Non sono solo le startup, dunque, ma tantissime organizzazioni ad utilizzare le API per collocarsi al centro di un ecosistema di sviluppatori e far sì che i propri asset di informazioni generino un ulteriore ampliamento della portata, dei ricavi e della fidelizzazione degli utenti.
Gli specialisti di CA Technologies hanno riassunto in una guida tutte le indicazioni più strategiche e utili a scegliere la giusta soluzione di API Management per gli utenti aziendali. In dettaglio nel documento ci sono tutte le istruzioni per capire come:
- ricreare una piattaforma per promuovere la formazione di comunità di sviluppatori legate ai propri dati core e alle risorse applicative
- proteggere gli asset informativi che vengono esposti a violazioni o attacchi
- trasformare le API pubbliche in servizi affidabili, senza tempi di inattività per evitare ricadute negative sugli utenti
- amministrare l’accesso e l’uso delle API in modo coerente e basato su policy
- facilitare l’individuazione delle API da parte degli sviluppatori e renderne autonomo l’accesso
- rendere più remunerative le API
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