Adottare una strategia di protezione degli endpoint più avanzata è ormai un requisito essenziale a fronte di attacchi ransomware in costante crescita, sempre più aggressivi e con ripercussioni molto estese sulle aziende. I dati parlano chiaro: secondo una recente analisi, nel 2022, il 66?lle organizzazioni è stato colpito dal ransomware, registrando un aumento del 78% rispetto all’anno precedente. Nel 65% di questi incidenti, i cybercriminali sono riusciti a cifrare i dati.
Alcuni attacchi sono estremamente mirati, altri invece sfruttano opportunità fortuite. Spesso i cybercriminali monitorano la rete, alla ricerca di vulnerabilità che gli permettano di accedere ai sistemi. In questo scenario, per difendersi dal ransomware, avere a disposizione le soluzioni di sicurezza più moderne non basta. È essenziale anche applicare valide regole di buona prassi di IT security e protezione degli endpoint.
Questo white paper, fornito da Sophos, spiega come bloccare il ransomware ottimizzando la protezione degli endpoint. Proseguendo la lettura, potrete approfondire questi temi chiave:
- le 6 fasi tipiche con cui agisce un attacco ransomware
- le 9 best practice per proteggersi dal ransomware
- gli elementi da considerare per adottare una protezione endpoint efficace
- gli strumenti per individuare proattivamente le minacce e mantenere l’integrità dei sistemi IT
- la soluzione per bloccare il 99,98?gli attacchi, prima ancora che possano eseguirsi