Negli ultimi dieci anni, i data center sono profondamente cambiati. Da imponenti infrastrutture complesse, diversificate, difficili da integrare e mantenere, sono diventati agili centrali di risposta al business.
Imprese ed organizzazioni stanno cercando di definire meglio gli sforzi IT puntando alla creazione di maggior valore. Come? Esplorando nuovi modi per sfruttare automazione, ottimizzando l’utilizzo delle risorse e, al contempo, minimizzare gli sprechi.
In questo white paper, gli esperti di Dimension Data sintetizzano le linee guida di una gestione che, dopo l’avvento del cloud computing, ha modificato nel profondo metodi e approcci.
I sei punti chiave?
- Passare dal provisioning al de-provisioning. Se fino a qualche tempo fa il 70% delle risorse IT era impegnato a gestire lo spazio di archiviazione e a configurare le macchine, con il cloud il tempo è dedicato a definire le SLA.
- Definire politiche precise di servizio finalizzate su tre punti chiave: cosa, quando e dove.
- Non dimenticare i processi: tutto l’impegno profuso deve essere finalizzato a un miglioramento, non a un cambiamento fine a se stesso
- Valutare le architetture in anticipo, investendo non per addizione continua ma per vision
- Seguire delle best practice, ovvero una tabella di marcia precisa e condivisa per non perdersi per strada risorse e obiettivi
- Lavorare di analitiche, aggiungendo il supporto di strumenti capaci di interpretare i risultati ma anche di prevedere gli andamenti.
L’automazione porta intelligenza. Ma bisogna capire bene obiettivi e modalità della progettazione impostando i passaggi cardine dello sviluppo con molta chiarezza.
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