Una nuova ondata di attacchi informatici sta minando la sicurezza degli endpoint aziendali. In un’infrastruttura troppo complessa, con molteplici soluzioni non integrate che non dialogano tra di loro, il rischio è quello di ritrovarsi sommersi da troppi allarmi e falsi positivi che non permettono di concentrarsi efficacemente sui reali pericoli.
I responsabili della sicurezza, in questo scenario, faticano a collegare manualmente i punti tra difese compartimentate, allungando i ritardi tra rilevamento, contenimento e risposta. E i criminali informatici sempre più agguerriti, dal canto loro, non aspettano altro che sfruttare tali lacune.
Il risultato? Una maggior quantità di malware zero-day che arriva agli endpoint.
Questo white paper, fornito da McAfee, spiega come far evolvere la sicurezza degli endpoint migliorando la visibilità e velocizzando il rilevamento delle minacce e la risposta per combattere le più sofisticate minacce odierne. Proseguendo nella lettura potrete scoprire cosa fare per:
- combattere rapidamente anche le minacce più evasive
- migliorare la visibilità degli endpoint
- evitare i falsi positivi e colmare le lacune della sicurezza
- ridurre il tempo che intercorre tra rilevamento, contenimento e correzione
- proteggere il paziente zero e bloccare gli attacchi prima che abbiano inizio
- limitare le nuove minacce, in modo istantaneo e automatico
- ridurre la complessità e diminuire i costi