Oggi la sicurezza delle applicazioni è un tema chiave per il successo di qualsiasi impresa. Negli ultimi dieci anni, infatti, il software è diventato elemento essenziale di differenziazione competitiva: per questo le aziende stanno aumentando notevolmente il numero di app e la frequenza dei rilasci. Questo scenario porta con sé maggiore complessità, nuove sfide e criticità.
In pratica, se la sicurezza non diventa parte essenziale del ciclo di vita del software, le organizzazioni rischiano di rilasciare costantemente app non affidabili e far crescere il numero di vulnerabilità in circolazione. Ecco perché le best practice e i test per la sicurezza delle applicazioni dovrebbero essere integrati nella toolchain dello sviluppatore: adottare un approccio developer-driven, infatti, significa rendere la sicurezza delle applicazioni una parte integrante del ciclo di vita del software (senza creare oneri aggiuntivi per le parti interessate). Per riuscirci, in linea con il modello DevOps, i team di sviluppo e sicurezza devono abbattere i silos tra di loro, abbracciare la trasparenza e collaborare insieme.
Questo white paper, fornito da MicroFocus, spiega perché conviene adottare un approccio developer-driven. Continuando la lettura, potrete approfondire questi argomenti:
- i 5 step da seguire per il successo della sicurezza delle applicazioni developer-driven
- lo strumento per identificare in modo efficiente le vulnerabilità nel codice sorgente
- le best practice per una sicurezza integrata e automatizzata con KPI misurabili
- l’attuale scenario sul fronte della sicurezza applicativa: trend e criticità
- perché, in pratica, il modello tradizionale della sicurezza non è più efficace
- come approcciare il più grande ostacolo da superare: il cambiamento culturale